La notizia, uscita in prossimità delle ferie, non ha forse ottenuto la risonanza che avrebbe meritato, ma si tratta di un fatto importante per la categoria degli autotrasportatori. A fine luglio l’Antitrust ha condannato alcune case costruttrici alla sanzione più alta mai stabilita nella storia dell’Unione Europea (tre miliardi di euro!). Multa che è stata decisa per punire comportamenti illeciti portati avanti dai costruttori coinvolti in un periodo che va dal 1997 al 2011.
Quattordici anni in cui i vertici di vari marchi si sono incontrati e accordati su aumenti dei prezzi e tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento. Le case costruttrici coinvolte -spiega CNA Fita – sono: Paccar (DAF Trucks), Daimler, CNH Industrial (Iveco), MAN e Volvo (Renault Truck, Mack e UD Trucks). Anche Scania è sospettata di avere partecipato al cartello, ma al momento il procedimento nei suoi confronti è ancora in corso.
CNA Fita si è immediatamente attivata per promuovere un’azione legale risarcitoria a livello nazionale, una class action alla quale gli associati CNA potranno aderire gratuitamente. Questo grazie all’accordo esclusivo stipulato da CNA Fita con la società A.L.I. – Antitrust Litigation Investment, che seguirà a costo zero la pratica trattenendosi una percentuale sulle somme effettivamente incassate. Ciò significa che, in caso d’insuccesso tutto il rischio è a carico di ALI, nulla sarà dovuto dall’autotrasportatore.
Chi può richiedere il risarcimento? Chi ha acquistato, anche attraverso leasing, i camion sia nuovi sia usati, che siano stati immatricolati nel periodo tra il 1997 al 2011.
Il termine ultimo per aderire all’azione collettiva è il 1° novembre 2016.
Per qualsiasi informazione, o per richiedere il materiale da compilare per accedere alla class action, è possibile contattare Mirko Valente, Responsabile CNA Fita Modena (tel. 059.827.266, @ valente@mo.cna.it). Ulteriori dettagli e FAQ sul sito www.mo.cna.it