E’ “Louvre” della troupe Wabisabi (immagine) il vincitore assoluto della 10^ edizione della gara ‘4 Giorni Corti’, vero cuore pulsante della 10^ edizione del Nonantola Film Festival. La Giuria di Qualità composta da esperti del settore (il montatore cinematografico Alessio Doglione, il photo editor di ‘Vanity Fair’ Marco Finazzi, il videomaker Domenico Guidetti, il giornalista blogger e critico cinematografico Luigi Locatelli, il direttore d’orchestra Giulia Manicardi, la giornalista e critico cinematografico Eleonora Saracino, lo sceneggiatore e scrittore Luca Speranzoni) ha assegnato al corto diretto da Riccardo Cucco – che parla con delicatezza e senza patetismo di malattia – il primo premio da 2000 euro con la seguente motivazione: “Hitchcock diceva che il vero cinema era il cinema muto. “Louvre” è un piccolo film perfetto e senza parole dove ogni elemento trova il suo posto nella narrazione. Con un utilizzo dello split screen funzionale al racconto e mai fine a se stesso”.
Assegnate anche due menzioni speciali del valore di 200 euro l’una: la prima al corto “Bonaparte” della troupe Dalmazio Siraghi diretto da Alessandro Barbieri “Per la qualità tecnica complessiva e per l’ottima messa in scena resa possibile anche dalla prestazione del cast”, la seconda ad Ilaria Cuoci protagonista del corto “Il primo caffè non si scorda mai” della troupe Digital Fly diretto da Stefano Sgarbi come migliore attrice “In grado di reggere un lungo monologo con toni brillanti e tempi comici perfetti”.
Durante il Galà di Chiusura andato in scena ieri sera alla Sala Cinema Teatro Troisi di Nonantola con la partecipazione di centinaia di persone – che hanno riempito già dalle 20.30 il cinema ma anche le sale messe a disposizione dall’Associazione La Clessidra e il Vox nonché lo spazio esterno davanti al Troisi allestito per l’occasione con uno schermo gigante – sono stati assegnati anche il premio del pubblico e il premio delle troupe finaliste dedicato alla memoria dello scrittore e videomaker Nicolò Gianelli, andati entrambi al corto “Il primo caffè non si scorda mai” della troupe Digital Fly diretto da Stefano Sgarbi. Ai premiati anche i trofei realizzati dagli studenti dell’Istituto Venturi di Modena.
Molto apprezzato il corto “Retro” con Lino Guanciale realizzato dai vincitori della seconda edizione del concorso ‘Vinci l’Attore’, i Fat Call Cool e presentato ieri sera in anteprima assoluta.
E’ invece Ciro Montaquila il vincitore della 1^ edizione della gara fotografica ‘1 Scatto in 4 Giorni’, assegnato sempre ieri sera durante il Galà. La motivazione: “Per la bella composizione che ha saputo cogliere un set cinematografico nella sua completezza in una atmosfera quasi surreale. Immagine che rispecchia lo spirito del NFF”.
Domani sera a Bomporto “Risate di Gioia” di Monicelli con Totò e la Magnani, e a Castelfranco Emilia i corti realizzati dai ragazzi delle Scuole
Il Nonantola Film Festival prosegue con altri importanti appuntamenti. Domani martedì 10 maggio doppio appuntamento: alle ore 21.00 al Cinema Teatro Comunale di Bomporto la proiezione del capolavoro di Mario Monicelli del 1960 “Risate di Gioia” con Totò e Anna Magnani, e alla stessa ora ma al Cinema Nuovo di Castelfranco Emilia ecco i corti realizzati dai ragazzi delle Scuole del territorio “Dialoghi con il Bosco” e “La Guerra dei Bottoni”.
Gioia, soprannominata Tortorella, sta cercando in tutti modi di trascorrere una notte di Capodanno festeggiando adeguatamente. Si troverà invece a fianco di Umberto Vernazzi detto Infortunio. Costui è costretto a fare spalla a Lello, un borsaiolo che ha deciso di approfittare della confusione dei festeggiamenti collettivi per mettere a segno qualche buon colpo. Gioia, senza esserne cosciente, sarà di intralcio ai suoi piani.
Monicelli, dopo il successo ottenuto con I soliti ignoti e La grande guerra decide di tornare a lavorare con Totò in un ruolo questa volta da protagonista affiancandogli Anna Magnani. La quale si mostra inizialmente riluttante temendo che la prestazione richiestale non sia all’altezza delle sue precedenti. Da un punto di vista di ‘cassetta’ (come si chiamava allora il box office) i fatti le daranno ragione. Su questo piano il film è un mezzo fallimento. Non lo è però sul piano artistico anche se la storia si sviluppa in netta controtendenza rispetto al titolo. Di risate infatti il film ne mostra e ne procura ben poche (fatta eccezione per la prestazione canoro-mimica che Tortorella e Umberto sono costretti ad improvvisare dinanzi a un inatteso pubblico). Per il resto la profonda amarezza che connota e connoterà il lavoro di uno degli indiscussi Maestri del cinema italiano trova qui ampio spazio di espressione. Perché il boom economico che sembra aver trasformato la vita di un’intera società non ha toccato tutti e i personaggi del film, compreso l’elegante Lello interpretato da un Ben Gazzara in pieno understatement, sono fondamentalmente dei perdenti per i quali la precarietà si è fatta legge quotidiana. Perennemente alla ricerca di qualche motivo di speranza e costretti a un contegno che dissimuli la loro povertà materiale e culturale attraversano la notte di Capodanno cercando di non farsi gettare via come le suppellettili che vengono lanciate dalle finestre. Tra acconciature rifatte e ricordi della guerra non sono pronti per entrare nella nuova era che non ha posto per loro destinati al ruolo di tredicesimi a tavola.
Tutte le info sul sito www.nonantolafilmfestival.it, e sulla pagina Facebook dedicata