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Il regista di “Vivere alla grande” in sala al Boiardo di Scandiano mercoledì

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VivereAllaGrandeIn attesa di festivaLOVE 2016, l’Amministrazione di Scandiano in collaborazione con ATER propone al cinema Boiardo “PASSIONI – Documentare l’ardore, la pazzia e l’amore per il cinema e per la vita”, una rassegna di film al cui centro c’è il tema dell’amore e della passione per qualcosa: yoga, spazio, gioco, cinema, vita…

Il primo film mercoledì 13 aprile alle ore 21 è VIVERE ALLA GRANDE. Cosa saresti disposto a perdere per vincere? regia di Fabio Leli , che sarà presente in sala.

Una produzione Human Tree S.r.l.s. In collaborazione con BancaEtica, Libera e il fondamentale supporto di Compagnia Shahrazad.

il costo del biglietto è di soli 3€, decisamente meno di un gratta e vinci, dato che il cinema Boiardo aderisce a Cinemadays, settimana nazionale di promozione del cinema dall’11 al 14 aprile.
L’Italia è sotto attacco. L’invasore non è uno Stato estero. Il nemico non ha un volto facilmente riconoscibile, ma la sua presenza è ormai talmente forte e radicata, che viene quasi considerato un alleato dal governo italiano. E’ il gioco d’azzardo legalizzato, una macchina perfetta che lavora a più livelli, e che nell’ultimo anno ha succhiato agli italiani 100 miliardi di euro….

Nato da un’idea personale del regista Fabio Leli che ha saputo raccogliere collaboratori fidati la giornalista e collaboratrice alla produzione Carmen Cafarella, il direttore della fotografia Luca Desiderato, i compositori della colonna sonora originale U’Papun Musica e Teatro e il montatore video Armando Avorio, il film mostra il fenomeno del gioco d’azzardo partendo da un’infinità di materiale che comprende l’analisi di più di 200 articoli dei maggiori quotidiani nazionali e locali, sia cartacei che ondine, la consultazione di libri, trattati e dossier realizzati da enti specializzati e studiosi esperti del fenomeno, clip tra spot e pubblicità, più di 5 ore di filmati di archivio tra cui servizi di TG, discussioni politiche sul tema dell’azzardo alla Camera e al Senato, interventi e dichiarazioni dei gestori del gioco d’azzardo legale in Italia.

“Vivere alla grande” è il sogno di ogni giocatore d’azzardo.

Ma Vivere alla Grande è anche il nome di un Gratta & Vinci realmente esistente, che promette una vincita di 500.000 Euro subito, più 10.000 Euro per vent’anni, più 100.000 Euro di bonus finale. Chi non sarebbe attratto dallo sperare una vincita simile? Vivere alla Grande è quindi soprattutto la speranza di poter risolvere la propria vita con il passaggio di una monetina sulla carta argentata di un biglietto di carta. Purtroppo la speranza può essere un’astuta trappola organizzata da chi quel biglietto l’ha creato, perché la probabilità di effettuare quella vincita, risiede solo in 5 biglietti. Cinque biglietti su 30 milioni di biglietti. Ma purtroppo questo sul biglietto non c’è scritto.

Il progetto di documentario “Vivere alla Grande” nasce proprio con l’intento di informare e raccontare il grosso inganno che subiscono ogni giorno milioni di persone in Italia. Ma non con la pretesa di imboccare lo spettatore con noiosi dati e numeri, ma articolando le informazioni in una storia, cercando di far comprendere ciò che accade sotto i loro occhi, nella maniera più gradevole e attraente possibile.

Fabio Leli, 27 anni – autore e regista: Dopo la laurea in Comunicazione e il diploma in Regia e Sceneggiatura all’accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, scrive e dirige alcuni cortometraggi, collabora come aiuto regista su diversi set nazionali ed è co-sceneggiatore e traduttore per il film “Guido Superstar” del regista e attore italo-canadese Silvio Pollio. Lavora come dialoghista, correttore di bozze e autore di spot audiovisivi e prodotti per la tv. E’ al suo primo progetto di film documentario.

Luca Desiderato, 26 anni – direttore della fotografia: Diplomatosi in direzione della fotografia presso la ACT Multimedia di Roma, firma subito la fotografia del medio metraggio “Left for Dead – The movie”, della webserie “Wireless War” e del documentario “Il ritorno dello Jedi – il documentario su Zeman che non parla di Zeman”. Lavora assiduamente come fotografo di reportage e autore di spot audiovisivi.

Carmen Cafarella, 25 anni – giornalista, contact manager: collabora con alcune testate online e radio locali. Gestisce un blog d’informazione giornalistica e ha da poco ottenuto l’iscrizione all’albo dei Giornalisti Pubblicisti.

U’Papun: band che mescola rock, canzone d’autore, punk, folk e teatro con all’attivo due album ufficiali, Fiori innocenti (2011) e Cabron! (2012). Il gruppo nasce dalla collaborazione del cantautore Alfredo Colella con musicisti dalle disparate influenze ed esperienze musicali,con alle spalle studi di conservartorio: Gigi Lorusso (chitarra elettrica), Enrico Elia (tastiere e synth), Mario Orlandi (basso) e Cristiano Valente (batteria).
U’ Papun vantano una serie di partecipazioni a concorsi e manifestazioni importanti (Primo Maggio, Musicultura, Martelive, Arezzo wave, Biennale degli Artisti, Cube Festival), vincitori di premi illustri tra cui “Musica contro le Mafie” con il brano “Terra madre”, apertura ad artisti nazionali e internazionali (Marta sui Tubi, Tonino Carotone, Caparezza, Velvet, No Braino,James Senese, Giardini di Mirò, Rezophonic), pubblicazioni su riviste musicali importanti (Rolling Stones magazine, La repubblica XL, Il mucchio selvaggio, Viva Verdi, Rockit), uscite radiofoniche e televisive (Radio Kiss Kiss Italia, Radio Rai International, Radio Italia anni 60, Telenorba, Rai 3, Antenna Sud) e una straordinaria collaborazione con il rapper molfettese Caparezza nel brano “L’appapparenza”.

La colonna sonora che propongono è un viaggio tra diversi stili musicali mescolati con originalità per raccontare vizi e virtù di una società al limite del surreale.
Sarà presente anche l’Associazione Libera Reggio Emilia con il banchetto informativo e dei prodotti in vendita di autofinanziamento.