“I risultati economici sottolineati dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per il formaggio riconosciuto Prodotto di Montagna sono più che confortanti, e rivestono una importanza strategica fondamentale per il futuro della nostra agricoltura e, quindi, dell’economia appenninica. Ci fa molto piacere poter dire che Casina ha avuto un ruolo importante in questo percorso che ora porta frutti”. Il Sindaco di Casina, Gianfranco Rinaldi, commenta i dati evidenziati dal Direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti. Dati che indicano come a marzo 2016 abbiano aderito al “Progetto qualità” varato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per il prodotto di montagna già 14 caseifici, e soprattutto che diverse catene della grande distribuzione hanno mostrato interesse per la produzione certificata di montagna, e il prodotto che già rientra nel percorso di certificazione riceve un riconoscimento di 40 centesimi in più al kg rispetto alle quotazioni ordinarie, apportando un incremento di circa 3 euro in più sul valore di un quintale di latte. Una iniezione di fiducia di grande rilievo per i produttori locali. “Siamo sempre più fortemente convinti della necessità di differenziare il Parmigiano Reggiano Prodotto di montagna – afferma Rinaldi –. Differenziare significa dare riconoscibilità al nostro formaggio, dare riconoscibilità significa far sì che i consumatori ne comprendano la qualità, e a fronte di questa qualità c’è da parte loro la disponibilità, e lo vediamo da questi dati, a pagare qualcosa in più, un qualcosa che altro non è che il riconoscimento ai maggiori costi di produzione che in montagna sono necessari per un risultato di così alto livello. Il nostro ruolo come amministrazioni dell’Appennino è quello di aiutare gli agricoltori a “mettere il territorio” dentro il Parmigiano Reggiano”. Conclude Rinaldi: “Mi dà grande soddisfazione a fronte di questi primi, importanti risultati ricordare come, con la Fiera del Parmigiano Reggiano, da diversi anni abbiamo avviato un percorso per puntare sulla valorizzazione del Prodotto di Montagna, così come il fatto che la prima latteria in assoluto ad intraprendere il percorso per la certificazione è stata la Latteria San Giorgio di Cortogno, un percorso oggi seguito da diverse altre latterie e che potrà segnare il futuro del nostro territorio”.