Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro e il personale della Direzione del lavoro di Reggio Emilia, in un comune del comprensorio ceramico reggiano sono state localizzate due imprese individuali che impiegavano in nero rispettivamente il 67% e il 75% della forza lavoro. Nei guai sono finiti una 52enne e un 40enne reggiani entrambi amministratori di due società del comprensorio ceramico reggiano. L’attività dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro, supportati del personale della Direzione territoriale del Lavoro di Reggio Emilia risale a ieri mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, effettuavano due controlli presso altrettante società gestite da due reggiani.
All’atto dei controlli i Carabinieri in un’azienda riscontravano l’impiego in nero di 3 lavoratori su 4 pari al 75% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro mentre nell’altra azienda 2 lavoratori innero su 3 pari al 67%. Ai sensi delle attuali norme di legge, le attività aziendali venivano immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti dei due imprenditori comminando complessivamente oltre 10.000 euro di multa. Ora la ripresa delle attività dipenderà dagli stessi imprenditori che dovranno regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa.