Per anni avrebbe subito le minacce e le aggressioni del marito che in una circostanza schiaffeggiandola le ha fatto cadere un dente. Episodi di maltrattamenti che la donna non ha mai denunciato ma che tuttavia hanno incrinato il matrimonio tanto da vederla, ad inizio anno, andare via di casa con l’intento di separarsi. Una decisione che non è stata accettata dal marito, un 55enne reggiano residente in un comune dell’Appennino reggiano, che all’indomani dell’uscita di casa della moglie la tempestava di telefonate e sms dai contenuti esplicitamente minacciosi. Il marito a più persone aveva esternato di volerla ammazzare motivo per il quale il Maresciallo del paese da tempo seguiva con attenzione la situazione dei due coniugi.
Ieri mattina l’uomo, riuscito a localizzare la nuova casa della moglie, dopo aver “confidato” a un conoscente le intenzioni di volerla uccidere, armato di una mazza da baseball in ferro usciva da casa dirigendosi verso l’abitazione della donna. L’allarme al 112 dei Carabinieri, da parte di chi aveva raccolto la “confidenza”, giungeva nella tarda mattinata di ieri. I Carabinieri di Casina e Villa Minozzo dopo aver raggiunto la nuova abitazione della moglie, che veniva invitata a non aprire a nessuno, si appostavano nei pressi mentre i Carabinieri del Nucleo Operativo e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia istituivano posti di controllo lungo le strade afferenti l’abitazione della possibile vittima. L’auto dell’uomo veniva intercettata e fermata lungo la statale 63. Alla guida il 50enne reggiano che alla vista dei militari si lasciava andare in un pianto liberatorio ammettendo le sue intenzioni. Nei sedili posteriori i Carabinieri trovavano la mazza in ferro che veniva sequestrata. L’uomo veniva condotto in caserma dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile unitamente ai colleghi delle stazioni di Casina e Villa Minozzo al termine di tutti gli accertamenti lo arrestavano con l’accusa di atti persecutori.
La moglie al riguardo formalizzava la denuncia riferendo di violenze psichiche e fisiche che subiva da anni che non aveva mai denunciato inducendola comunque alla fine dell’anno scorso a lasciare il marito. Decisione non accettata dall’uomo che all’indomani dell’uscita di casa della moglie ha posto in essere una serie di condotte persecutorie (telefonate minacciose, sms dove minacciava di ucciderla) che hanno generato in lei e nel suo nuovo compagno un forte stato di paura e ansia. Condizione più che giustificata dall’esito dell’attività congiuntamente condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelnovo Monti e da quelli della Stazioni di Villa Minozzo e Casina che alla luce della flagranza di reato lo arrestavano con l’accusa di atti persecutori. Il 55enne reggiano al termine delle formalità di rito è stato ristretto a disposizione della Dr.ssa Maria Rita Pantani, Sostituto presso la Procura reggiana titolare di quest’ennesimo episodio di violenza sulle donne.