Sono ancora al vaglio dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti, che indagano unitamente ai colleghi delle Stazioni di Carpineti e Casina, le esatte cause che nella tarda serata di ieri hanno visto un barista armarsi di una baionetta e colpire violentemente al torace un cliente del suo bar con il quale aveva avuto un’accesa discussione. Nelle more che le indagini facciano piena luce su questo grave episodio di sangue avvenuto a Baiso, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti, unitamente ai colleghi delle Stazioni di Carpineti e Casina, con l’accusa di tentato omicidio aggravato, hanno arrestato un barista 51enne di Casina, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta.
Il ferito, un 47enne di Carpineti, è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale di Reggio Emilia e fortunatamente in pericolo di vita. L’arma, una baionetta con lama di oltre 15 cm è stata recuperata dai Carabinieri all’esterno del bar dove era stata gettata dal barista.
Secondo una prima ricostruzione operata dai Carabinieri tutto sarebbe accaduto intorno alle 19,00 di ieri all’interno di un bar di Baiso dove barista e cliente, per cause al vaglio, hanno iniziato a discutere animatamente passando presto dalle parole ai fatti. L’intervento di altro avventore che ha separato i due litiganti, non ha di fatto placato gli animi: il barista si è precipitato dietro il bancone prelevando una grossa baionetta con la quale ha inferto un fendente al torace del cliente che l’ha colpito sebbene il ferito con le mani abbia cercato di bloccare l’aggressore. Quindi l’allarme ai Carabinieri ed ai soccorsi inviati dal 118. Il ferito veniva subito trasportato con urgenza presso l’Ospedale di Reggio Emilia mentre il barista preso in consegna dai Carabinieri veniva condotto in caserma è dichiarato in stato d’arresto con la pesante accusa di tentato omicidio. La baionetta che il barista ha gettato dalla finestra del bar, durante il sopralluogo è stata recuperata dai Carabinieri che l’hanno sottoposta a sequestro unitamente a una piccola pistola scacciacani che gli stessi militari hanno rinvenuto dietro il bancone del bar. Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato posto a disposizione della D.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.