Tornano anche per il 2016 le misure anticrisi adottate dall’Amministrazione comunale di Scandiano e misure urgenti a favore di chi si trova in una fase di difficoltà economica, in particolare cassa integrati, lavoratori con contratti di solidarietà, lavoratori in mobilità o licenziati, lavoratori autonomi che hanno cessato le attività lavorative, con figli frequentanti i servizi educativi e scolastici. Queste misure sono state introdotte per la prima volta nel 2009 e poi sempre replicate vista l’importanza che rivestono per le famiglie interessate. “La crisi che ha investito il tessuto economico e produttivo della nostra provincia e del nostro distretto – spiega l’Assessore ai Saperi Alberto Pighini – per la sua diffusione e profondità continua a manifestarsi con pesanti ripercussioni sulle capacità reddituali ed economiche delle famiglie. Abbiamo quindi ritenuto necessario prorogare per l’intero anno 2016 l’applicazione di quelle misure che avevano fornito agevolazioni sul fronte delle tariffe dei servizi comunali per l’infanzia e scolastici”.
Le misure adottate prevedono la ridefinizione del valore ISEE del nucleo familiare per i genitori di bambini frequentanti i servizi educativi e scolastici, che vengono posti in cassa integrazione, in mobilità o licenziati, i lavoratori rientranti nell’applicazione dei contratti di solidarietà così come i lavoratori autonomi come artigiani, commercianti, liberi professionisti che sono stati costretti a cessare le proprie attività lavorative. Per chi rientri nelle fasce ISEE soggette ad agevolazioni, verrà applicata una riduzione del 50 % della tariffa assegnata per la quota pasto e la quota trasporto delle scuole primarie, primarie a tempo pieno e prolungato e secondarie di I grado. Sarà inoltre predisposto un piano personalizzato per le famiglie in oggettiva e documentata difficoltà finalizzato a dilazionare i pagamenti dovuti all’amministrazione in deroga agli attuali regolamenti. Verrà data la possibilità temporanea a coloro che hanno bambini iscritti alle scuole dell’infanzia comunali e statali, e che usufruiscono del tempo prolungato 16 – 18.20, di poter rinunciare temporaneamente al servizio con azzeramento della retta fissa prevista. Nel momento di ripresa delle attività lavorative ci sarò la possibilità dal reintegro nel servizio di tempo prolungato e applicazione della retta dovuta. Se i bambini sono iscritti alle scuole dell’infanzia statali le famiglie soggette alle agevolazioni potranno rinunciare, temporaneamente, al servizio con erogazione del pasto, prevedendo il ritiro del bambino entro le 11,45 e rientrando quindi nella tipologia di servizio gratuito previsto dalle scuole statali. La stessa possibilità di sospensione temporanea sarà rivolta anche agli alunni iscritti al servizio mensa delle scuole primarie a tempo pieno, previo consenso del Dirigente dell’Istituto Comprensivo competente, per il periodo di cassa integrazione garantendo il mantenimento del posto alla ripresa del lavoro. La condizione di lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o licenziati, o lavoratori autonomi che abbiano cessato l’attività deve essere adeguatamente documentata all’Istituzione dei Servizi Educativi e Scolastici che è titolare dei conseguenti atti di gestione. Le agevolazioni previste cessano con la ripresa dell’attività lavorativa che dovrà essere tempestivamente comunicata agli uffici dell’Istituzione così come previsto dal vigente regolamento ISEE. Per informazioni è possibile contattare il settore Servizi educativi e scolastici del Comune al numero 0522 764250.