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A Renzi e Hollande la bottiglia di Aceto Balsamico della Consorteria nell’edizione speciale per il Festivalfilosofia 2015

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bott_ffL’Aceto Balsamico Tradizionale è parte della storia del territorio modenese e, soprattutto, delle sue famiglie. Si produce in acetaia, luogo profondamente simbolico in cui si condensano le vicende delle molte generazioni che hanno contribuito alla sua formazione e che, attraverso di essa, hanno cementato nel tempo la propria identità.

“Ereditare”, che è il tema del Festivalfilosofia 2015 in apertura domani, fa rima con Balsamico: da qui nasce l’idea della Consorteria di Spilamberto di proporre il suo aceto in una confezione speciale, appositamente pensata per il quindicesimo festivalfilosofia. La confezione, rigorosamente rossa (il colore del festival), sarà in vendita nei giorni della manifestazione presso il temporary store della Consorteria in Piazza Mazzini a Modena.

Il negozio ospita materiale informativo sulla Consorteria e sul Museo di Spilamberto, con l’obiettivo di fare conoscere il Balsamico Tradizionale, le sue caratteristiche e la sua storia secolare, ma soprattutto il territorio di cui è frutto. Questo store vuole essere una bussola anche per il pubblico del festival – italiano e straniero – per aiutarlo a orientarsi nella patria di un prodotto unico al mondo.

Chi segue il festival, infatti, apprezza particolarmente il Balsamico: da una ricerca è emerso che il 78% del pubblico della manifestazione fa almeno un acquisto nel corso della tre giorni: l’aceto balsamico, accompagnato dal gnocco fritto, è il più acquistato tra i prodotti tipici locali.

“Quello del festival è un pubblico “colto” che riconosce nel Balsamico la storia, il gusto e l’essenza di un intero territorio e vuole riproporlo sulle proprie tavole. – sottolinea Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria, che prosegue: “Balsamico Tradizionale”: tutto è racchiuso in questi due termini, non ne servono altri per descrivere un enorme patrimonio della nostra terra. E’ un prodotto il cui profumo conserva e tramanda la memoria del passato, dei suoi più antichi utilizzi, del lavoro nei campi, delle cure rigorose e della lentezza del suo evolversi. Oltretutto sono orgoglioso che la ricaduta economica positiva dei tre giorni di festival passi anche attraverso le vendite di Balsamico”.