Il Tribunale di Ravenna ha applicato la normativa che prevede il sequestro di beni e terreni a Ravenna. Il Decreto Legislativo 159 del 2011 prevede infatti che il Questore possa richiedere al Presidente del Tribunale una misura di prevenzione patrimoniale collegata alla pericolosità sociale e sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni posseduti. L’attività ha riguardato una famiglia di nomadi rom di origine bosniaca che si è stanziata a Ravenna da diversi anni i cui componenti per i numerosi precedenti penali sono già destinatari di misure di sicurezza personali.
La attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza ha fatto emergere la sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni posseduti all’epoca dell’acquisto.
Oltre ai beni mobili, quali camper e furgoni, è stato sequestrato un terreno sito nel Comune di Ravenna nei pressi della Basilica di Sant’Apollinare in Classe.
Dopo le notifiche del decreto emesso dal Tribunale di Ravenna si è dato immediatamente corso alle procedure di trascrizione delle proprietà presso l’Agenzia delle Entrate e il Pubblico Registro Automobilistico al fine di preservare i beni e poterli rivendere da parte dello Stato al momento della confisca definitiva.
I mezzi sequestrati sono stati ricoverati in un deposito per la loro conservazione mentre il terreno è stato delimitato al fine di inibirne l’uso e l’accesso.