Il sogno di qualsiasi Umarell: direttore dei lavori per un giorno – e primo “civile” ad essere ammesso al cantiere – Franco Bonini ha ricevuto dalle mani del vicesindaco, Claudia D’Eramo, e dell’ingegner Fabio Monzali di Tper, il Premio Umarell San Lazzaro 2015 per la prima fase di cantiere, conclusa nei giorni scorsi. Lanciata a marzo alla vigilia dell’avvio dei lavori del Cantiere BoBo, l’iniziativa del Comune si propone di valorizzare e presentare in una chiave nuova lo storico fenomeno degli “Umarell” che vigilano attenti sui cantieri cittadini.
Quale migliore occasione dei lavori del cantiere BoBo, ben 4 fasi da marzo ad ottobre? Ebbene, Franco Bonini nella prima fase ha battuto tutti, con una presenza costante sul posto in queste prime settimane di lavori per controllare – come fa ogni Umarell che si rispetti – che tutto proceda per il meglio. Una cerimonia di premiazione che si è aperta con l’ingresso di Bonini al cantiere, guidato dal vicesindaco D’Eramo e dall’ing. Monzali, con la curiosità ulteriore di scorgere gli archeologi al lavoro nella classificazione degli antichi reperti rinvenuti nei giorni scorsi.
Indossato l’apposito casco di sicurezza e guidato dai cantieristi, Bonini è stato invitato ad accomodarsi sul “Tifone”, il gigantesco rullo a vibrazione – ha spiegato l’ingegner Monzali – che si occupa di compattare l’asfalto affinché questo sia stabile nel tempo. Niente di nuovo, per Bonini, che ha snocciolato la propria puntuale conoscenza del marchingegno: “Ai tempi lavoravo per una casa di spedizioni internazionali e mi occupavo proprio della spedizione di questi macchinari”. Tanto che la spiegazione dell’ing. Monzali si è fatta, a questo punto, più approfondita (dal “Tifone” allo scavatore, “fino alla fresa e alla vibrofinitrice per assicurare le perfette pendenze…”).
Ma chi è l’Umarell per…. l’Umarell? A sentire Bonini, un uomo che vive la propria comunità e che vigila sulla propria comunità, senza fare sconti a nessuno. “Dedico questo premio a San Lazzaro, la mia città d’adozione”, ha sottolineato, ricevendo lo speciale riconoscimento dalle mani del vicesindaco D’Eramo. Il contenuto? Un unico, irripetibile – e certamente a fine lavori introvabile – cimelio della via Emilia, ornato dalla targa con nome, cognome e qualifica. “Basta che non ci mettete l’anno di nascita”, si è schernito Bonini.
Ora che ha ricevuto il premio lascerà in pace il Comune? “Sì, lo avevo promesso, ma non so se ne sarò capace…”.
Bonini uomo da battere, dunque: per la seconda fase di lavori è già partita la raccolta delle immagini, che i cittadini sono invitati a scattare e a spedire all’indirizzo umarell@comune.sanlazzaro.bo.it (o ad allegare come messaggio privato su FB del Comune).
Tutti i dettagli del Premio Umarell (e relative “Umaregole”) sul sito del Comune