Si sono conclusi alle ore 13.00 di oggi i test privati al Mugello per i due piloti ufficiali del Ducati Team. Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno focalizzato il proprio lavoro soprattutto sulla ricerca degli assetti e sulle strategie elettroniche per il GP d’Italia, che si svolgerà su questa pista a fine maggio, mentre ulteriori positive verifiche sono state fatte sulle modifiche di ciclistica introdotte a Jerez, che non avevano portato i risultati sperati sul tracciato spagnolo.
I risultati in pista sono stati molto positivi, con i due piloti italiani che hanno girato vicino al record del circuito, ma per Iannone la giornata di oggi è stata rovinata verso la fine da una caduta alla curva Arrabbiata 2, in cui il pilota di Vasto si è procurato una contusione alla spalla sinistra. Nel tardo pomeriggio il pilota di Vasto è stato visitato a Cattolica dal Dott. Giuseppe Porcellini che gli ha diagnosticato una sublussazione alla spalla sinistra. Iannone seguirà quindi nei prossimi tre giorni una terapia concordata con lo specialista, con l’obiettivo di essere regolarmente al via del GP di Francia a Le Mans.
Andrea Iannone (Ducati Team #29) – 1’47”5, 85 giri complessivi
“E’ stato sicuramente un test interessante, perché provare prima della gara è sempre utile, e siamo riusciti a valutare bene alcune soluzioni che durante i GP facciamo fatica a provare. Alla fine sono stati due giorni utili e sono contento per come abbiamo girato, anche se purtroppo alla fine della sessione di oggi sono caduto all’Arrabbiata 2, procurandomi una botta alla spalla sinistra. Comunque sono soddisfatto per come stiamo lavorando, anche perché la nostra moto è ancora nuova e quindi abbiamo bisogno di provare soluzioni diverse per trovare il migliore set-up.”
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 1’47”8, 91 giri complessivi
“Sono molto contento di questo test, perché ci ha fatto capire meglio la Desmosedici GP15. Nei primi quattro GP di quest’anno abbiamo cercato sempre di migliorare la moto, ma è molto complicato farlo durante il weekend di gara. Invece avere un giorno e mezzo a disposizione, con condizioni meteo ideali, ti dà la tranquillità di poter lavorare al meglio. Il test ci ha confermato che a Jerez non avevamo preso la strada giusta, e quindi abbiamo fatto alcune modifiche, abbiamo ritrovato il feeling e siamo tornati a essere molto veloci qui. Sicuramente abbiamo ancora margine per migliorare, ma abbiamo fatto comunque un buon lavoro e quindi andiamo a Le Mans molto fiduciosi.”