L’azione di controllo esercitata con la dovuta discrezione dai Carabinieri della Tenenza di Scandiano nei confronti dei giovani consumatori del paese ha portato i militari fuori dai confini comunali sino a spingerli nella zona della stadio Mirabello di Reggio Emilia dove in effetti i carabinieri di Scandiano hanno notato movimenti sospetti ricondotti ad una possibile attività di spaccio. Sono seguiti i dovuti servizi antidroga con i dovuti controlli operati dai carabinieri che probabilmente hanno infastidito un giovane tunisino che non ha esitato a usare la violenza nei confronti dei carabinieri che volevano controllarlo e che quindi è finito in manette. Con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale i carabinieri della tenenza di Scandiano ieri mattina hanno arrestato un cittadino tunisino disoccupato 23enne residente in città, ristretto a disposizione della Procura reggiana Questa mattina comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto all’obbligo di firma sino al processo fissato per il prossimo 6 marzo 2015. I due carabinieri, nei confronti dei quali l’uomo si è avventato senza motivo, hanno riportato contusioni e traumi guaribili in 3 e 4 giorni.
I fatti si sono verificati nella tarda mattinata di ieri quando i carabinieri di Scandiano nel contesto dei servizi in premessa in Via Vincenzi di Reggio Emilia, zona stadio Mirabello, intimavano l’alt al predetto giovane tunisino che a piedi si stava dirigendo verso una vettura in sosta. Notando che il giovane aveva fatto presagire di voler fuggire, veniva fermato da un militari subito colpito al volto con una manata. Calci e pugni erano poi rivolti alo steso militare ed ad altro collega intervenuto in supporto sino a quando il 23enne veniva bloccato ed ammanettato non senza difficoltà. Nell’ipotesi che il giovane potesse aver ingerito stupefacente lo stesso veniva ad accertamenti radiografici per sospetta ingestione di sostanza stupefacente con esito negativo. Alla luce della condotta violenta tenuta il giovane veniva tratto in arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Questa mattina comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto all’obbligo di firma sino al processo fissato per il prossimo 6 marzo 2015. I due militari, che hanno ricorso alle cure mediche, sono stati dimessi con prognosi di 3 e 4 giorni per contusioni varie riportate a seguito della violenza posta in essere nei loro confronti dal fermati.