Il Sindaco di Spilamberto nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 9 febbraio 2015, nel delineare le linee guida del bilancio del Comune ha proposto una modifica al calcolo dell’addizionale Irpef comunale.
Attualmente le aliquote dell’addizionale comunale, nel rispetto del principio di progressività , variavano da 0,5% fino a 15.000 euro con esenzione totale fino a 11.200 euro; 0,60% da 15.000 a 28.000; 0,70 % da 28.000 a 55.000; 0,75 % da 55.000 a 75.000; 0,80 % per redditi imponibili oltre 75.000 euro.
Dal 2012 l’amministrazione comunale aveva scelto, anche su sollecitazione dei Sindacati, di far pagare in ragione del reddito imponibile dichiarato. Ora la musica cambia.
Tutti pagheranno 0,65%.
Ciò comporterà che le fasce più povere e più esposte alla crisi economica (pensionati e lavoratori dipendenti) dovranno contribuire in misura maggiore al finanziamento del Comune mentre chi ha redditi maggiori a 55.000 e 75.000 parteciperà al finanzimento del Comune in misura inferiore.
Se poi teniamo conto che questa manovra comporterà maggiori introiti per 100.000 euro pare chiaro su chi peserà questa modifica.
CGIL-CISL rivendicano una modifica delle decisioni proposte e invitano le forze politiche in consiglio comunale ad agire per un miglioramento dell’addizionale salvaguardando il principio della gradualità. Principio sancito all’art. 53 della nostra Costituzione.
CGIL-CISL hanno più volte sollecitato questa amministrazione a dare seguito nei fatti e non solo nei protocolli di intesa a una collaborazione sistematica con l’Agenzia delle Entrate per colpire eventuali elementi di elusione ed evasione fiscale.
Per chiarezza il comune di Spilamberto pur sottoscrivendo il protocollo di intesa con l’agenzia delle Entrate niente ha fatto in termini di segnalazioni.
Il compito di una amministrazione deve andare nella direzione di una tutela delle fasce deboli della popolazione. Questo deve essere il principio ispiratore delle scelte amministrative per cui confidiamo che le scelte che verranno adottate siano ispirate a questo principio modificando quanto proposto in Consiglio Comunale.
(CGIL-CISL Zona di Vignola)