Continuano gli appuntamenti della nuova stagione teatrale 2014-2015 del Boiardo di Scandiano con uno dei grandi classici della prosa di ogni tempo, “Il malato immaginario” di Molière, che martedì 27 gennaio (ore 21) verrà interpretato dal poliedrico Gioele Dix in una produzione Teatro Franco Parenti di Milano. Lo spettacolo propone il capolavoro di Molière partendo da quel Malato immaginario che agli inizi degli anni ‘80 irruppe nel teatro italiano confermando Andrée Ruth Shammah come regista, insieme a uno straordinario Franco Parenti nel ruolo di Argan.
Nei panni del malato confinato in una sorta di limbo odoroso di unguenti e medicinali, la regista sceglie oggi Gioele Dix – già in scena nel Molière di allora – attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia, la paura e la solitudine del nostro tempo. Al suo fianco sul palco ci sarà Anna Della Rosa, nei panni di Tonina, capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive: la quotidianità tra immaginazione e nevrosi. Pluripremiata attrice della scuola di Luca Ronconi e Massimo Castri, la Della Rosa ha lavorato con i grandi del teatro non solo italiano, tra i quali Peter Stein, Marco Bellocchio, Nanni Garella. E’ stata protagonista in “Trilogia della villeggiatura” diretta da Toni Servillo e in “Black Bird” diretta da Lluis Pasqual. Nella “Grande Bellezza” di Sorrentino è la ragazza esangue.
La regista Shammah propone un Malato immaginario “senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale. Si tratta di un omaggio al grande attore, ma anche una necessità della regista di riprendere oggi il “suo” Malato per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili.
L’impianto scenico resta quello di Fercioni: privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argan.
Sul palco al fianco dei due protagonisti ci saranno anche Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa.