Sgomento e orrore – quel 27 gennaio del 1945. Agli occhi dell’Europa divenne palese e tangibile l’atrocità e l’infamia, la pazzia e l’odio. L’anima nera dell’animo umano che irrompe e percuote. Affligge e devasta.
Ed è così che le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivando nei pressi della città di Oswiecim (in tedesco Auschwitz) scoprirono quello che sarebbe divenuto il più famoso campo di concentramento. Simbolo della vergogna e custode della memoria.
L’amministrazione comunale di Castelvetro desidera ricordare e farsi promotore di tale momento – e lo fa abbracciando le età più giovani, gli studenti che saranno protagonisti del nostro futuro.
Nella mattinata del 27 gennaio verranno consegnate le candeline della memoria presso le scuole medie e le scuole elementari. In ogni classe sarà dedicato un momento di raccoglimento e studio, spiegazione e insegnamento. Con una particolare attenzione allo sguardo dei bambini, alla loro percezione e alla loro sensibilità.
Sentinelle del domani, responsabilità del presente.
Con l’aiuto dei genitori i bambini dovranno poi illuminare dalle loro finestre la nostra Castelvetro. Come segno di presa di coscienza. Come momento condiviso con la famiglia.
Il percorso si snoderà poi in alcuni titoli di lettura proposti – grazie anche all’ausilio e alla collaborazione di insegnanti e biblioteca. Sino a quando, il 13 febbraio, gli studenti avranno il piacere di incontrare il famoso autore per ragazzi Frediano Sessi, il quale presenterà e racconterà loro la sua ultima opera letteraria: “Primo Levi. L’uomo, il testimone, lo scrittore”.
Auspichiamo che questo piccolo percorso rappresenti un momento ideale di riflessione: studenti, insegnanti e genitori.
Soltanto condividendo i valori, condividendo le speranze e condividendo le preparazioni possiamo porre le basi di un futuro consapevole.
Per non dimenticare. Per sempre ricordare.
(Giorgia Mezzacqui, Assessore alla Cultura del Comune di Castelvetro)