“In linea con le direttive promulgate dalla Regione Emilia Romagna – spiega Samantha Mazzoli – in qualità di Assessore alla Cultura, ho voluto promuovere la conoscenza e la diffusione del cinema d’autore. La rassegna cinematografica intitolata “Cinema Di Nuovo”, proposta per lo storico Cinema Nuovo di Castelfranco Emilia, si prefigge di rilanciare la vita della città e delle serate Castelfranchesi, proponendo una prestigiosa rassegna curata da Maurizio Baroni, esperto a livello nazionale e grande collezionista cinematografico. La sua passione l’ha portato ad accumulare migliaia di manifesti del Grande Cinema e a donarne in gran parte alla Cineteca di Bologna per essere custoditi e ammirati da tutti. In questa occasione è doveroso ricorda il Sign. Giancarlo Malferrari, che con enorme forza d’animo e volontà ci aveva affiancati in questa grande avventura e ci ha lasciati qualche settimana fa, una grande perdita per tutta la comunità di Castelfranco”.
“Cinema Di Nuovo”: il titolo della rassegna riporta anzitutto una delle tante motivazioni della scelta, volontà di far rinascere questo luogo importante. “Questa iniziativa – – spiega il Sindaco Stefano Reggianini– infatti vuole tenere in vita uno dei poli culturali del centro storico che porta con sé un passato rilevante, spazio di ritrovo e di socializzazione nonché di trasmissione della cultura. Favorire questo luogo di aggregazione significa anche avere legami con il territorio e con la storia di Castelfranco Emilia, per non trasformare la città in un non luogo, ossia come da definizione di Marc Augè “tutti quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici”
“La rassegna – spiega il curatore Maurizio Baroni – è costituita da 4 cicli di film, da gennaio a marzo , e propone ai cittadini film che sono il pilastro della filmografia Italiana e non solo. Un’eredità cinematografica che va preservata dall’ oblio e proposta alle nuove generazioni. A gennaio la rassegna è intitolata Gli Intramontabili. Propone film con attori indimenticabili come: Bette Davis in “Eva contro Eva”, film che rimane l’unico della storia del cinema ad aver ricevuto quattro nomination agli Oscar per le interpretazioni femminili; Marilyn Monroe in “Niagara”, l’unico film in cui interpreta un personaggio malvagio e suo primo film in technicolor; Marlon Brando in “I giovani Leoni”, film del 1958, e il divertente “Frankenstein Junior”, un tassello di cinema che non può mancare nella memoria di ognuno di noi, capolavoro comico di tutti i tempi. A febbraio si propone un ciclo di Film dedicati ai 130 anni della Titanus con pellicole indimenticabili come: “Rocco e i suoi Fratelli” di Luchino Visconti, con il quale nel 1961 ha vinto il globo d’oro come miglior film; “Maigret e il caso Saint-Fiacre”, che ripropone il personaggio del celebre commissario; “Estate violenta”, film drammatico del 1959 con regia di Valerio Zurlini; “Il Segno di Venere” con grandi attori come Sophia Loren, Franca Valeri, Vittorio De Sica e Alberto Sordi. A marzo la rassegna è intitolata Fantascienza Ieri e oggi. In questa occasione si mettono a confronto due film: “L’esperimento Del Dr.K”, film horror fantascientifico del 1958, tratto dal racconto “La mosca” di George Langelaan. Nella pellicola originale, diretta da David Cronenberg, merita attenzione la metamorfosi dell’uomo in mosca, resa così realistica da vincere l’Oscar al miglior trucco nel 1987 assegnato ai truccatori Chris Walas e Stephan Dupuis. Immancabile per questa rassegna “Alien”, film del 1979 che è
considerato uno dei capolavori del regista Ridley Scott, nonché uno dei migliori film di fantascienza. Infine a giugno La magia Disney, in cui verranno proiettati i cartoons che hanno accompagnato varie generazioni con le loro favolose storie. Si ripercorre quel mondo fatato in cui tutti i bambini si sono immedesimati: “Cenerentola”, “Le avventure di Peter Pan”, “La carica dei 101” e “Il Re Leone”. “Per concludere – chiosa l’Assessore Mazzoli – ricordiamo che creare momenti di socialità in un momento storico, culturale ed economico così difficile vuole dire anche cercare di guardare al futuro e dare un’opportunità di svago con spessore culturale. Sostenere questa rassegna significa anche non dimenticarsi che ogni attività che si spegne rappresenta un pezzo di città che muore”