Prende ufficialmente il via la programmazione del Comune di Scandiano in occasione delle celebrazioni del 70° della Resistenza con l’appuntamento di sabato 3 gennaio 2015 al Circolo Nuova Fellegara.
#Scandiano(R)esiste è un progetto dell’Amministrazione comunale che vede la collaborazione dei Circoli, delle Associazioni, delle scuole del territorio e di Enti e Istituzioni quali l’A.N.P.I., Istoreco, l’Istituzione dei Servizi scolastici di Scandiano con l’obiettivo di creare un percorso comune attraverso i Fatti, i Luoghi e le Persone di ieri e di oggi per consolidare il valore della forza delle idee e per rilanciare i valori della partecipazione e della collettività che hanno fatto della Resistenza uno dei principi cardine della nostra Costituzione. Si parte, quindi, da Scandiano con incontri e riflessioni sui fatti, sui luoghi e sulle persone che hanno caratterizzato la storia locale per arrivare ad un percorso più allargato sull’impegno civile di oggi grazie anche alle testimonianze e agli apporti di personaggi contemporanei.
Sabato 3 gennaio 2015 alle ore 11.15 al Circolo Nuova Fellegara si svolgerà la cerimonia di commemorazione dell’eccidio che avvenne appunto il 3 gennaio del 1945.
Nella notte tra il 2 e 3 gennaio 1945 un reparto della Brigata Nera di Reggio, al comando del tenente Emilio Carlotto, si recò a Fellegara con l’intento di catturare 4 partigiani, il cui nome era stato probabilmente segnalato da un delatore del posto. Così presero Roberto “Riva” Colli di 23 anni, Nemo “Italo” Gambarelli di 20, Mario “Nero” Montanari di 25 e Renato “Ida” Nironi di 22. Fermarono anche altri 15 giovani portandoli all’osteria. Interrogati furono poi rilasciati con l’intimazione, in quanto renitenti alla leva, di presentarsi il giorno dopo al distretto militare. Gli altri 4, interrogati e torturati, vennero poi caricati su un automezzo per essere portati a Scandiano e impiccati in piazza Spallanzani. All’altezza del ponte di Fellegara i fascisti con i prigionieri furono intercettati da partigiani garibaldini dei distaccamenti Libera, Lupo e Beucci diretti alla via Emilia per un’azione di sabotaggio. Nella sparatoria morì un fascista e un altro fu ferito. Venne ferito anche il partigiano James. Il tenente Carlotto fece fucilare sul posto i 4 partigiani di Fellegara, quindi ripiegò in una casa colonica in attesa di rinforzi per poi compiere un rastrellamento a Fellegara. Occorre dire che i tedeschi richiamarono duramente la Brigata Nera per l’arbitrarietà dell’azione e l’uccisione sommaria dei giovani di Fellegara. I tedeschi temevano che atti del genere avrebbero solo rafforzato il movimento partigiano. Il fatto di Felelgara fu infatti un episodio particolarmente efferato, su cui ritenne di dover intervenire a posteriori anche il comandante tedesco maggiore Frase, evidentemente preoccupato della possibile reazione popolare, per esprimere il proprio disappunto per quella che “sarebbe stata un’azione non motivata e precipitata che ha condotto alla fucilazione completamente ingiustificata dei 4 giovani” (dalla lettera del maggiore Frase del Plazkommandantur al federale fascista di Reggio Emilia il 18 gennaio 1945). I quattro giovani di Fellegara non saranno dimenticati e per tutta la durata delle guerra ci sarà chi, sfidando il rischio di essere identificato dai fascisti, si occuperà di portare fiori freschi sul luogo dell’eccidio.
Dopo la deposizione dei fiori presso la lapide in via Ca’ Mercati la cerimonia del 3 gennaio proseguirà presso i locali del Circolo con l’intervento anche del Sindaco Alessio Mammi e delle autorità cittadine, a seguire si svolgerà un pranzo resistente con prenotazione obbligatoria (costo € 22 a persona, € 12 per i minori di 12 anni – per prenotazioni tel. 340/5067137 oppure 333/6238033).
Per informazioni: Comune di Scandiano – Ufficio Cultura tel. 0522 764257 – cultura@comune.scandiano.re.it – www.comune.scandiano.re.it