E’ stato presentato questa mattina in conferenza stampa il progetto #Scandiano(R)esiste, un percorso da gennaio a maggio 2015 attraverso i fatti, i luoghi e le persone della Resistenza di ieri e di oggi per consolidare il valore della forza delle idee, della partecipazione attiva di ogni singolo individuo allo sviluppo della comunità.
Erano presenti l’Assessore a i Saperi Alberto Pighini (nella foto a sinistra) e il Sindaco di Scandiano Alessio Mammi (nella foto a destra). Era presente anche Sergio Spallanzani del Circolo di Jano Al Ponte.
Alberto Pighini: “Quello che presentiamo oggi è un programma ampio. L’idea è quella di partire da fatti tragici, come l’eccidio avvenuto il 3 gennaio del 1945 a Fellegara, per arrivare alla Liberazione di aprile. I fatti solitamente sono quelli più istituzionali, a noi interessava soprattutto mettere l’accento sui luoghi e sulle persone, per dire qualcosa in più. Abbiamo quindi introdotto il filone delle Persone per le quali avremo a gennaio un incontro su Don Pasquino Borghi perché nella prigionia è stato anche a Scandiano, poi avremo a febbraio due momenti per ricordare Pertini e Don Dossetti. Questo è importante perché segna anche il passaggio dalla resistenza all’impegno civile che ne nasce per la ricostruzione e dà quindi un segnale di speranza. Avremo poi la proiezione del film sui fratelli Cervi al Circolo di Cà de Caroli e questo nasce nell’ottica di coinvolgere il territorio. A marzo avremo Salvatore Borsellino come testimone di cosa vuol dire oggi provare a resistere. Questo nell’ottica anche di svecchiare il messaggio verso le nuove generazioni. Il 18 marzo in ricordo del partigiano scandianese Leoni faremo una giornata tutta dedicata appunto ai Testimoni di casa nostra. Alla mattina faremo vedere un filmato nelle scuole fatto 10 anni e alla sera lo proietteremo in Sala Casini, è un filmato che consiste in interviste ai personaggi che hanno segnato la Resistenza a Scandiano fatto dai ragazzi delle scuole medie nel 2005. Ad aprile avremo il percorso teatrale a cura dei MaMiMò in Rocca e sempre nell’ottica di collaborazione con le realtà presenti a Scandiano, interverranno anche la banda di Scandiano e il Coro. Il 25 aprile ci sarà la biciclettata nei luoghi della resistenza, ad ogni tappa i ragazzi che hanno seguito il corso teatrale dei MaMiMò leggeranno e interpreteranno delle letture sulle tematiche della resistenza. Si andrà poi al Circolo Al Ponte per l’intitolazione del Parco a Sergio Spallanzani.
Abbiamo voluto fare un programma rivolto soprattutto alla cittadinanza, per me il valore aggiunto è stato il lavorare insieme con il territorio e condividere la progettualità. Abbiamo cercato di mettere in rete le energie che ci sono già, è un percorso che non vuole finire qui. E’ importante il percorso sulle persone con un’attenzione ai testimoni di casa nostra”.
Sindaco: “Quello del 2015 è un appuntamento molto importante perché la resistenza è stato un passaggio fondante della storia della nostra Repubblica e anche di Scandiano. Da lì siamo usciti come paese libero. la Storia è un momento fondamentale per la comunità e serve per ricordarci che gli italiani hanno già attraversato periodi difficili e bui dai quali però hanno saputo risollevarsi e superarli grazie alla collaborazione e alla solidarietà. La storia ci permette oltre che di imparare dai nostri errori anche di guardare al futuro. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato rendendo possibile questo calendario così ricco di iniziative che dimostra come la Resistenza sia un viaggio condiviso da molti”.
Sergio Spallanzani (circolo di Al Ponte Iano): “Mio zio era Sergio Spallanzani il partigiano. La scuola di Jano è ormai chiusa, all’interno e all’esterno ci sono due lapidi in ricordo della prima e della seconda guerra mondiale. Come Circolo abbiamo pensato di sostituire queste due lapidi con una scultura che abbiamo chiesto di realizzare a Vasco Montecchi e che verrà messa nel parco. L’obiettivo è di ricordare ai giovani e a tutta la cittadinanza che non c’è solo il divertimento ma se siamo qui è anche grazie al sacrificio di chi durante la Resistenza ha dato la sua vita per la libertà degli altri”