“Ai nostri soldati, sottufficiali e ufficiali che presidiano la sicurezza del paese anche attraverso l’aiuto alle popolazioni colpite da calamità; a quelli impegnati nel mondo in missioni di pace e di difesa delle popolazioni inermi; alle loro famiglie, vanno la riconoscenza e l’abbraccio caloroso di tutti noi”. È il saluto che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha rivolto nel Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate celebrato questa mattina, martedì 4 novembre, insieme a numerose autorità civili e militari, tra cui il comandante dell’Accademia militare Salvatore Camporeale e il prefetto Michele di Bari. Dopo la cerimonia dell’Alzabandiera dinnanzi al Monumento dei Caduti di viale delle Rimembranze, le celebrazioni, con il picchetto d’onore e i Gonfaloni della città, si sono spostate in piazza Torre per la deposizione di una corona di alloro al Sacrario della Ghirlandina. Un’altra corona, in ricordo di Bruno Generali, già presidente dell’Associazione nazionale ex internati, è stata deposta alla Lapide che onora i civili e i militari deportati nei lager tedeschi. La lapide venne collocata il 25 aprile del 2006 e a proporla fu proprio Bruno Generali, scomparso il 16 ottobre dopo una vita passata, secondo quanto aveva giurato al suo Capitano nel terribile lager di Hammerstein, a testimoniare quanto era accaduto.
“Per non dimenticare, per trasmettere alle nuove generazioni il senso e la fatica del cammino verso la pace e il benessere questo – ha sottolineato il sindaco – insieme al Comitato per le Celebrazioni, come Amministrazione comunale dedicheremo alle celebrazioni del prossimo anno un’attenzione speciale. Ricorderemo i cento anni dell’entrata in guerra dell’Italia, festeggeremo i settant’anni della Liberazione, torneremo sui protagonisti della Resistenza e della ricostruzione, fra i quali spiccherà la figura del primo sindaco di Modena democratica, Alfeo Corassori”.