Per saldare il debito di 3.000 euro che aveva maturato con un amico faceva convogliare sulla carta di credito di quest’ultimo le caparre che otteneva attraverso una sorta di e-commerce truffaldino. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Gualtieri che, attivati da un 40enne reggiano vittima del raggiro, hanno condotto le indagini al termine delle quali con l’accusa di truffa hanno denunciato alla Procura reggiana un 38enne cosentino. Quest’ultimo leggendo su un noto sito di inserzioni un annuncio relativo all’acquisto di cellulari no funzionanti ha contattato l’inserzionista pattuendo per 500 euro la vendita di due Samsung S5 chiedendo a titolo di garanzia la caparra di 250 euro che ha fatto convogliare su una carta prepagata, poi risultata intestata ad un ignaro suo amico con cui aveva maturato un debito. Ad incappare nel truffatore è stato un 40enne abitante a Gualtieri che dopo aver pagato la caparra per 250 euro non si è visto consegnare i 2 smartphone che la stessa vittima, come concordato, è andato a ritirare ad Ancona dove non si è presentato nessuno. Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dal 40enne reggiano che dopo il pagamento della caparra non ha ricevuto quanto acquistato con il venditore resosi irreperibile. Dopo una serie di riscontri tra l’account di posta elettronica, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola i Carabinieri acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dell’odierno indagato che veniva denunciato. Ma non è tutto! Dagli accertamenti sulla carta di credito (intestata ad altro soggetto estraneo alla truffa) è emerso che l’intestatario conosceva il truffatore per un pregresso prestito che lo stesso truffatore aveva ben pensato di saldare con i proventi dei suoi colpi.
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