Sarebbe stata la fine della convivenza a trasformarlo in un vero e proprio incubo per la sua ex, portandolo a macchiarsi di una serie di condotte delittuose per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano l’hanno denunciato alla Procura reggiana ed ottenendo dal Gip l’applicazione nei confronti dello stalker della misura cautelare degli arresti domiciliari prescrivendogli di non lasciare il luogo degli arresti senza autorizzazione e vietandogli di comunicare con qualsiasi mezzo con persone diverse da quelle che con lui.
Provvedimento di natura cautelare che lo scorso pomeriggio veniva eseguito dai Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano che l’hanno arrestato. Lei una 30enne lui un 38enne, entrambi reggiani: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Dopo una lunga convivenza, dalla quale è nato una bambino, i due ad aprile dello scorso anno si separano e da allora lui – complice anche l’alcol – incomincia a perseguitare l’ex. Si presenta sotto casa sua, la raggiunge in esercizi pubblici o per strada e le telefona a ripetizione insultandola, minacciandola ma anche mettendole le mani addosso e una volta il 24 marzo 2014 facendole male sul serio tanto da cagionarle un trauma contusivo al polso sx con ferita superficiale del pollice ed emorragia sottoungueale del 2° dito giudicata guaribile all’esito dell’evidenziarsi del trauma in 40 giorni. Condotte persecutorie quelle dell’ex compagno che hanno cagionato alla donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ingenerando nella stessa timore per la propria incolumità tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, chiudendosi in casa e limitando anche le uscite comunque effettuate solo se accompagnata dal padre o dall’attuale compagno. Condotte persecutorie commesse con l’aggravante di averle portate a termine ai danni di persona già legata da relazione affettiva.
Episodi delittuosi raccolti in varie denunce che riscontrate dai carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano hanno portato all’odierno provvedimento restrittivo richiesto ed ottenuto dalla D.ssa Isabella Chiesi sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. I Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione sottoponendolo al provvedimento degli arresti domiciliari l’uomo prescrivendogli di di non lasciare il luogo degli arresti senza autorizzazione e vietandogli di comunicare con qualsiasi mezzo con persone diverse da quelle che con lui coabitano.