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Scandiano, approvato il bilancio

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Nella seduta consiliare di giovedì 31 luglio, il Comune di Scandiano ha approvato le linee programmatiche di mandato presentate dal Sindaco e il bilancio di previsione 2014.
Si tratta di due atti di particolare rilievo per il futuro immediato e strategico della nuova amministrazione, confermata alla guida della città, con un significativo successo nel mese di maggio.
Il bilancio di previsione per l’anno in corso è stato redatto e presentato nel contesto di un momento di particolare difficoltà per gli entri locali.

“Il lavoro è stato estremamente impegnativo – ha ricordato il Sindaco Mammi -, l’anno sicuramente più difficile per la predisposizione dei bilanci. I molti tagli e la tanta incertezza normativa ci hanno portato ad approvare il Bilancio a fine luglio, come quasi tutti i Comuni della provincia”.
Nello specifico, Scandiano ha subito ulteriori tagli di trasferimenti che hanno portato a minori entrate per 3 milioni di euro. Dal 2010 ad oggi le risorse del comune derivanti dai trasferimenti dello stato si non ridotte di circa 4 milioni di euro con una variazione negativa del 19%. Il Bilancio del Comune è passato da 18,3 milioni di euro a 14,9 milioni.
“Per recuperare questi tagli abbiamo dovuto continuare nel lavoro di razionalizzazione -ha ribadito il Sindaco -, risparmiando ogni centesimo possibile. L’estinzione di mutui portata avanti in questi anni ci ha dato una boccata d’ossigeno fondamentale in questa fase, inoltre, siamo intervenuti sui costi di funzionamento della macchina comunale, ad esempio riduzione parco auto (da 17 a 5 autovetture), dimezzamento delle indennità per gli assessori, ottimizzazione spese per pulizie e servizio neve. I servizi fondamentali rimangono, ma con meno personale e meno risorse di prima. Iniziative ed eventi sono pesantemente ridotti, aiuti allo sport ed al volontariato sono stati rivistati. Imponente il lavoro di riduzione dei consumi energetici e delle utenze. Noi facciamo la nostra parte cercando di portare il nostro contributo al risanamento, ma cercando soprattutto di garantire un futuro al nostro territorio.”

Le scelte operate nell’applicazione della manovra fiscale per quanto concerne l’IMU sono state quelle di non pesare ulteriormente sulle attività produttive, per non creare ulteriori aggravi a categorie già in difficoltà per l’attuale crisi economica. Non sono quindi aumentate le aliquote a carico dei fabbricati industriali e artigianali, così come si è mantenuta un’IMU agevolata per gli immobili del commercio e per i laboratori utilizzati direttamente dal proprietari per l’esercizio della propria attività.

Per quanto riguarda la TASI è stata applicata solo sull’abitazione principale, nella misura del 3,3 per mille che permette di poter operare delle detrazioni progressive che il Comune ha inserito in modo progressivo per gli immobili con rendite catastali fino a € 600. E’ inoltre prevista una ulteriore detrazione di €20 per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. L’obiettivo è stato quello di perseguire un criterio di equità favorendo le rendite catastali più basse e le famiglie con figli.

Nessuna modifica è intervenuta sull’addizionale comunale IRPEF che rimane fissata nell’aliquota di€ 0,55 con soglia di esenzione pari a 10.000

Sui contenuti del Bilancio si è avuta in consiglio una ampia discussione che ha visto intervenire quasi tutti i consiglieri.

La proposta di bilancio arrivata in Consiglio era stata già presentata alle Associazioni di Categoria e ai sindacati. Proprio in occasione di questo secondo confronto è maturata una proposta, accolta, di mantenere un’aliquota IMU agevolata per gli immobili abitativi a canone concertato

“E’ auspicabile però che le politiche sugli enti locali cambino – sottolinea Mammi – . Ci hanno trasformato in esattori per conto dello Stato, Abbiamo fornito un contributo al risanamento molto superiore al peso del comparto, abbiamo visto ridotte gravemente le nostre funzioni e le nostre autonomie. Eppure continuiamo ad essere l’istituzione più vicina ai cittadini e fondamentale elemento di democrazia e partecipazione dal basso alla vita pubblica. Chiediamo semplicemente che questo ruolo, che esercitiamo nei fatti, sia riconosciuto anche normativamente e nella attribuzione di adeguate risorse. I comuni non rappresentano il territorio, ma sono il territorio.

Nonostante ulteriori gravosi tagli – conclude il Sindaco – si è riusciti a costruire un bilancio che salvaguarda la qualità e la quantità dei servizi rivolti alla utenza più debole (istruzione ed assistenza). Una manovra equa volta a non penalizzare ulteriormente le attività produttive ed economiche mantenendo ancora aliquote IMU tra le più basse della provincia. Pur in una prospettiva di minori risorse, infine, è un bilancio che contiene idee e progetti per il futuro della nostra città, per il suo miglioramento e sviluppo in una comunità solidale.”