Per comprendere le brutali violenze che subiva dal compagno basti pensare che la donna non è stata risparmiata dalle botte nemmeno quando era in stato interessante. Alla base delle gratuite violenze la folle gelosia dell’uomo che, stando ai raccapriccianti contenuti della denuncia, andavano avanti da qualche anno. Era riuscito a metterla in una condizione di totale sudditanza psicologica tanto che la donna aveva paura solo a incrociare lo sguardo con quello del marito e proprio perché terrorizzata aveva evitato di chiedere aiuto e denunciarlo. Averla brutalmente pestata in strada l’altra notte ha allargato i confini della vicenda oltre le mura domestiche facendola divenire, per fortuna, di dominio dei Carabinieri della Stazione di san Polo d’Enza che al culmine degli accertamenti supportati dai dovuti elementi di riscontro l’hanno denunciato. Con l’accusa di lesioni personali, violenza privata e maltrattamenti in famiglia aggravati dal fatto di essere stati compiuti ai danni di donna incinta i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana un 30enne residente a Reggio Emilia. Violenze che come si diceva in occasione dell’ultimo episodio accaduto l’altra sera a Canossa hanno visto come testimoni diversi cittadini testimoni che oltre a dare l’allarme ai carabinieri sono riusciti a porre fine alle raccapriccianti violenze con la fuga dell’uomo. Intervento che ha consentito anche l’intervento dei sanitari che hanno condotto la donna in ospedale medicandola e dimettendola con una prognosi di 4 giorni per le lesioni riscontrando anche ecchimosi da pregresse violenze.
L’altra sera l’uomo ha accompagnato la ragazza al bar dove lavora intrattenendosi all’interno. Il semplice scambio di parole con un cliente ha fatto imbestialire l’uomo che al termine del lavoro mentre la conduceva a casa è andato in escandescenza fermando la macchina per pestare la compagna che intuito la situazione scendeva dandosi alla fuga. Riusciva a fare solo una decina di metri dalla macchina venendo subito raggiunta dall’uomo che la faceva cadere ed afferrandola per i capelli la trascinava per riportarla in macchina. I tentavi di resistere alle violenze vedevano l’uomo inveire sula donna presa a calci e pugni. Le urla della donna vedevano l’intervento di alcuni cittadini che oltre a dare l’allarme al 112 facevano desistere l’uomo che fuggiva. Quindi l’intervento dei soccorsi e dei carabinieri che ricostruivano l’accaduto ricercando il compagno riuscito a dileguarsi. Nel proseguo delle indagini i Carabinieri accertava in maniera incontrovertibile che l’episodio era stato solo l’ultima di una serie di violenze alle quali la compagnia era vittima negli ultimi due anni, ovvero da quando aveva iniziato la convivenza, e che l’hanno vista essere stata pestata anche quando era in stato interessante.