Prima la corteggiata in maniera passionale poi l’ha costretta a vivere un incubo durato oltre un anno a cui ora i carabinieri di Correggio hanno posto fine con l’arresto dell’uomo. I messaggi e le amorevoli avance iniziali, si sono presto trasformate in violenze, abusi sessuali e continue richieste estorsive. Seppur psicologicamente soggiogata la donna, una 50enne abitante a Correggio, esausta dai soprusi ha trovato il coraggio e la forza di denunciare l’aguzzino che è stato arrestato dai Carabinieri di Correggio con l’accusa di tentata estorsione e atti persecutori. Si tratta di un 42enne italiano abitante in un comune della bassa reggiana, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura di Reggio Emilia titolare dell’inchiesta. Una vicenda che narra l’ennesima vicenda di violenza alle donne. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri di Correggio, supportata da importanti elementi oggettivi di riscontro, l’uomo nel febbraio del 2013 ha iniziato un pressante corteggiamento alla donna riuscendo a conquistarla. Inizialmente, sostenendo averne bisogno, richiedeva ed otteneva piccole somme di danaro tempestandola di messaggi affettuosi. E’ stato l’inizio dell’incubo per la donna che tutti i giorni mentre lavorava si ritrovava davanti l’uomo che continuava a chiedere soldi poi anche in tono minaccioso. Dalle minacce son seguiti i fatti con l’uomo che con violenza abusava della donna estorcendole sempre somme di danaro. Violenze fisiche, sessuali e psicologiche che hanno posto la donna in una vera e propria condizione di sudditanza psicologica che l’hanno vista consegnare all’uomo in un anno oltre 6.000 euro. Persecuzioni consistite anche in telefonate e messaggi nella misura di una settantina al giorno. Trovata la forza di denunciare i soprusi da tempo subiti la donna anche in caserma veniva “stalkizzata” da continue richieste telefoniche di danaro. In questo modo è stato incastrato dai Carabinieri che fotocopiate le banconote provento dell’ennesima richiesta si presentavamo all’appuntamento cogliendo l’uomo in flagranza del reato di estorsione. In sua disponibilità le banconote che i Carabinieri avevano preventivamente fotocopiato. L’uomo, sposato e con figli, veniva quindi arrestato a suo carico infatti i Carabinieri acquisivano un grave quadro accusatorio in ordine ai citati riferimenti normativo violati. La donna che nei giorni scorsi ricorreva alle cure mediche riportava una prognosi di 30 giorni per fratture al costato dx, varie ecchimosi e per le riferite violenze sessuali. L’inchiesta è seguita dalla D.ssA Valentina SALVI sostituo presso la Procura reggiana.