E’ stato approvato dal Consiglio Comunale l’Ordine del giorno per il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace. Il Consiglio comunale ha voluto manifestare sostegno all’iniziativa del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite per riconoscere la pace come diritto umano fondamentale della persona e dei popoli. Nella ricorrenza del 100° anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale si ritiene necessario avviare una mobilitazione per cancellare il diritto degli stati di fare la guerra, inaugurando così l’era del diritto alla pace. Una volta adottata dall’Assemblea Generale, la Dichiarazione sul diritto alla pace renderà più evidenti gli obblighi degli Stati, a cominciare dal disarmo reale potenziando la democratizzazione delle Nazioni Unite; darà impulso a nuove iniziative per promuovere il rispetto di tutti i diritti umani per tutti; contribuirà allo sviluppo della cultura universale dei diritti umani con la realizzazione di programmi di educazione e formazione, in particolare dei giovani alla pace, ai diritti umani, alla cittadinanza democratica e al dialogo interculturale.
Il Consiglio di Spilamberto chiede a Parlamento e Governo italiano di partecipare attivamente alla messa a punto del testo della dichiarazione. Viene richiesto anche a Parlamento e Governo di attivarsi presso le istituzioni dell’Unione Europea e i governi degli stati membri affinché adottino una posizione favorevole all’iniziativa del Consiglio Diritti Umani, dando un fattivo contributo alla stesura della dichiarazione sul diritto alla pace.
Si invita inoltre la Commissione Diritti Umani del senato e della camera ad avviare una udienza conoscitiva riguardante il dibattito in corso sul riconoscimento del diritto alla pace chiedendo al Governo di riferire al Parlamento.
Il Consiglio comunale infine, con l’approvazione dell’ordine del giorno, si impegna a partecipare attivamente alla campagna internazionale per il riconoscimento del diritto umano alla pace promossa dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace ed i diritti umani, dal Centro di Ateneo per i Diritti umani e dalla Cattedra Unisco Diritti Umani, Democrazia e Pace dell’Università di Padova e dalla Rete della Perugia Assisi.