La nuova proposta del Ministero dell’Interno di organizzazione del servizio dei Vigili del Fuoco, conferma la definitiva istituzione del distaccamento di Vigili del fuoco a Vignola con previsione di potenziamento degli organici.
In questo modo si riallinea la situazione dei pompieri a Modena. Infatti, la sede di Vignola, già classificata sede mista, prevedeva la presenza di 3/4 unità permanenti per turno, alle quali si aggiungevano altri 2 pompieri concessi dalla sede centrale di Modena.
Con il nuovo organico si passerà a Vignola dai 12 vigili del Fuoco a 30 unità effettive.
Il progetto di riorganizzazione dovrebbe prevedere un allineamento delle altre sedi periferiche di Pavullo, Carpi, Sassuolo e San Felice, come per analoghe sedi del territorio nazionale, e se pur tale progetto è condizionato dalla cosiddetta spending review, a Modena non si prevedono conseguenze per il soccorso.
Infatti, il Comando di Modena viene promosso di categoria, il che vuol dire un incremento di organico, oltre al fatto che saranno recuperate risorse umane per una nuova modalità organizzativa del servizio, oggi parzialmente distolte dalla sede di Modena.
Questa innovazione potrebbe consentire di riportare soprattutto la sede di Carpi alle 36 unità previste dalle norme vigenti, senza escludere addirittura un ulteriore incremento.
Analogo principio potrebbe valere anche per la sede di Pavullo, nonostante che il progetto di riorganizzazione preveda il mantenimento dell’attuale dotazione, stante l’invarianza degli interventi di soccorso effettuati.
Ma il nuovo dispositivo normativo introduce anche un’importante innovazione, già attuata a Modena negli anni passati, che consiste nell’autonomia gestionale del Comandante provinciale organizzando la distribuzione dei pompieri in base alle esigenze del territorio di competenza.
Infatti, già negli anni scorsi, proprio per Vignola e per Carpi, ci si era attivati in questo modo, al punto che Carpi era stata portata a 40 unità avvalendosi di richiami in servizio di 4 unità di personale volontario, mentre per Vignola, come abbiamo detto, si era provveduto reperendo risorse dalla sede di Modena.
Sin dal primo momento in cui si è avviato il progetto di riorganizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la Fp/Cgil si è attivata per evitare che il servizio di soccorso a Modena non subisse alcun ridimensionamento. Grazie alla sensibilità dell’onorevole Ghizzoni e del senatore Stefano Vaccari il progetto è stato costantemente monitorato, con il risultato che l’attuale di riorganizzazione ministeriale può essere considerata soddisfacente.
Con il potenziamento di organico per la sede di Vignola si potrà incrementare il progetto del Polo del soccorso in una zona particolarmente importante della provincia di Modena per assicurare un servizio adeguato ai cittadini di quel territorio.