Dal 13 al 15 marzo 2014 si è svolto all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi (Firenze) il convegno nazionale dell’Associazione Italiana di Endourologia (IEA), cui hanno partecipato i maggiori specialisti italiani per presentare alle giovani generazioni di chirurghi il futuro tecnologico dell’urologia.
Tra i partecipanti al convegno anche il dr. Antonio Frattini, Direttore dell’Urologia di Guastalla che ha eseguito in live surgery un intervento di chirurgia combinata percutanea renale con tecnica mini-perc per la risoluzione di un problema di calcolosi renale.
Questa metodica innovativa, per la quale gli specialisti dell’Ospedale di Guastalla sono referenti, consiste nel eseguire un accesso percutaneo al rene di calibro molto ridotto, e quindi meno invasivo, rispetto alla tecnica tradizionale, controllando dall’interno, mediante l’utilizzo di un ureterorenoscopio flessibile la correttezza della procedura.
L’utilizzo combinato, attraverso un foro nella pelle e attraverso l’uretere, permette un controllo completo delle cavità renali, consentendo la rimozione di tutti i calcoli, anche di quelli in zone difficilmente raggiungibili con altre tecniche. Questa metodica “combinata” inoltre consente una maggior sicurezza dell’atto chirurgico, riducendo i tempi di esposizione radiologica, i rischi di sanguinamento ed aumentando la percentuale dei pazienti liberi da calcoli dopo una sola procedura. La chirurgia percutanea, detta anche mini-invasiva, ha avuto uno sviluppo notevole negli ultimi anni, riducendo il disagio dei pazienti ed aumentando la flessibilità terapeutica.
Questa tecnica che, ad oggi, solo un ristretto numero di urologi esegue abitualmente, è uno dei punti di forza dell’Urologia dell’Ospedale di Guastalla e richiama pazienti anche da altre regioni.