E’ costata cara la vacanza ad una 60enne di un comune del’Appennino reggiano che, rientrata dalle ferie, ha scoperto che la casa era stata svaligiata. Ignoti ladri durante la sua assenza avevano rubato monili in oro e preziosi vari per un valore di circa 4.000 euro. Una vicenda dal sapore doppiamente amaro allorquando la vittima ha scoperto (dalle indagini dei Carabinieri di Collagna) che parte dei monili erano stati ceduti dal compagno della figlia ad un compro oro della provincia di Reggio Emilia.Con l’accusa di ricettazione i Carabinieri della Stazione di Collagna hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne di Castelnovo Monti. La derubata ha fatto rientro da una lunga vacanza ai primi di febbraio scoprendo che ignoti ladri durante la sua assenza avevano rubato dalla camera da letto vari monili in oro per un valore di circa 4.000 euro. Un furto anomalo secondo gli stessi Carabinieri di Collagna che hanno eseguito il sopralluogo in quanto le effrazione alla porta apparivano artefatte e comunque eseguite piu’ per simulare l’effrazione che per aprire la porta probabilmente aperta con le chiavi. Da qui i sospetti dei Carabinieri di Collagna si sono indirizzati verso il genero della derubata ovvero il compagno della figlia. Le prove alle ipotesi investigative si sono avute nel corso delle indagini quando si appurava che l’odierno indagato si era recato in un compro oro per piazzare parte dei monili oggetto del furto. Qui i Carabinieri acquisivano la documentazione fotografica dei gioielli venduti che venivano riconosciuti dalla vittima come suoi. Purtroppo però i monili in oro erano stati già fusi. Alla luce delle risultanze investigative per il genero della vittima scattava la denuncia ala Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato. Per la derubata oltre ad aver perso i preziosi l’amarezza di scoprire che il ladro era il compagno della figlia.