Da dicembre 2013, la Polizia di Stato è presente con il proprio personale ed un proprio presidio presso il comprensorio sciistico di Cerreto Laghi. La crescente importanza di tale comprensorio e l’aumento del numero di avventori alle piste, ha reso indispensabile la presenza della “Polizia di Montagna”: personale specializzato che, oltre ad assolvere alle incombenze del poliziotto ordinario, assicura il rispetto delle regole in pista ed il primo intervento di soccorso in caso di incidenti, calamità naturali.
Tutti gli operatori impiegati sono reduci da un lungo periodo di formazione presso Il Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena articolato su tre livelli: giuridico; sanitario e tecnico-operativo.
Il Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena, viene istituito nel 1952 con la denominazione di Scuola alpina del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, con sede presso la caserma Giusepppe Moschitz, che porta il nome di un giovane atleta delle Fiamme oro drammaticamente deceduto durante una gara di discesa. Con il passare degli anni il Centro si è specializzato nelle attività di sicurezza in montagna: servizi operativi, compiti di formazione, di addestramento e di specializzazione del personale. Un impegno premiato nel 1976 con il conferimento della medaglia d’oro al Valor civile per l’intensa opera di soccorso in montagna prestata dal personale dipendente.
La professionalità del “poliziotto di montagna” è oggi al servizio degli sciatori del comprensorio del Cerreto.
Nel tardo pomeriggio di ieri, nel distaccamento della Polizia di Stato Cerreto Laghi, si presentava un giovane sciatore il quale riferiva agli Agenti che la sua ragazza si era dispersa sulle piste da sci, e da qualche ora non riusciva a rintracciarla a causa delle cattive condizioni atmosferiche.
Gli operatori diramavano le ricerche via radio attendendo la chiusura delle piste sperando di rintracciare la ragazza, ma questo tentativo dava un esito negativo, dato il calare della nebbia intensa, unitamente al personale volontario della Croce Rossa, il Soccorso in montagna della Polizia di Stato disponevano un mezzo battipista per fare risalire due persone e procedere una ricerca più accurata nella zona indicata.
Solo in tarda serata ad una quota di 1670 ad una temperatura ambientale sotto lo zero veniva rintracciata la ragazza in buona salute anche se molto spaventata ed in leggero stato di ipotermia e di shock.
La stessa riferiva agli Agenti di non essersi accorta che il fidanzato stesse sciando davanti a lei pensava fosse alle sue spalle e quindi si era fermata ad attenderlo e dopo vari minuti non vedendolo arrivare ha deciso di cercarlo in zona ma a causa della fitta nebbia perdeva l’orientamento.
Nelle Giornate precedenti, sulle piste da sci del comprensorio sciistico di Cerreto Laghi (RE) per il Distaccamento di “Sicurezza e Soccorso in Montagna” della Polizia di Stato in occasione della gara Super Gigante del Campionato Italiano della Polizia Municipale ha proceduto a sanzionare un ragazzo sullo snowboarder il quale non utilizzando l’apposito cordino di sicurezza perdeva il controllo del proprio surf, che pertanto scendeva a velocità pericolosa lungo l’ultimo muro della pista n. 2 andando poi ad impattare contro le reti di protezione alla fine della pista stessa, per fortuna senza colpire nessuno.
Gli operatori della Polizia di Stato hanno poi effettuato un soccorso a tre sciatori, di cui uno veniva eseguito con l’ausilio dell’elisoccorso vista la gravità delle lesioni riportate dall’infortunato ed elitrasportato all’Ospedale Maggiore di Parma.
Dopo il soccorso e la messa in sicurezza dei tre sciatori, venivano elevate quattro sanzioni amministrative in quanto sciavano fuori pista sprovvisti dell’attrezzatura tecnica prevista dalla legge, quali ARTVA (Apparecchio elettronico per la ricerca in valanga), sonda e pala.