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Piano colore Novellara: erogati contributi per oltre 51mila euro

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Novellara-piazzaIl Comune di Novellara ha portato a termine in questi giorni il secondo bando del progetto “Facciate Pulite”, assegnando oltre 36.000 euro ai 12 proprietari degli edifici del centro storico, e vie limitrofe, che hanno effettivamente eseguito i lavori e presentato la documentazione entro i termini: tre edifici in Corso Garibaldi, quattro in Piazza C. Battisti, uno in Piazza Unità d’Italia, due in via Costa, uno in via Cavour e uno in via Cantoni.

L’amministrazione comunale riconsegna alla cittadinanza un centro storico valorizzato nel suo antico splendore e valore, grazie al progetto “Facciate pulite”, nato dalla regia pubblica nel 2008 con l’obiettivo di incentivare – attraverso l’assegnazione ai proprietari degli immobili di contributi “una tantum” a fondo perduto – la manutenzione, il restauro, l’intonacatura e l’eliminazione dei cavi elettrici e telefonici.

Un plauso quindi ai privati, che hanno saputo cogliere ed interpretare il forte valore pubblico del proprio intervento ed hanno contribuito a valorizzare il centro storico rinascimentale progettato da Lelio Orsi nella metà del Cinquecento.

Riportare il centro cittadino al suo antico valore storico e culturale è, e continua ad essere, un elemento strategico delle politiche della Giunta comunale che già aveva dato il via a questo progetto nel 2008, recuperando l’edificio liberty a fronte della Chiesa di S. Stefano (l’ex Cassa di Risparmio) con un contributo di 15.000 euro.

Da ultimo, nella seduta consigliare del 18 dicembre con 11 voti favorevoli e 6 astenuti (Comunisti italiani, Lega Nord e PdL – Insieme) sono state individuate le aree del centro storico nelle quali non è ammessa la ristrutturazione edilizia con modifica della sagoma. Un modo per mantenere inalterato la gradevolezza, l’aspetto e la conformazione degli edifici affacciati alle strade del centro storico. Il “decreto del fare” e la L.R. 15 luglio 2013 prevedono infatti la possibilità di modificare la sagoma ed il sedime degli immobili in caso di demolizione e ristrutturazione, ma anche la libertà, da parte degli enti locali, di individuare le zone da tutelare per il particolare pregio storico ed urbanistico. Con tale decisione il Consiglio Comunale mantiene costante l’obiettivo di tutelare e mettere dei paletti alla libera attività edilizia.