Il Coni sospende Francesco Acerbi a seguito della positività alla Gonadotropina Corionica riscontrata dopo i controlli effettuati sul giocatore al termine di Cagliari-Sassuolo. Stando alle prime ricostruzioni, sembrava il farmaco sarebbe stato assunto dal giocatore per curare i postumi di un tumore al testicolo operato lo scorso luglio presso il San Raffaele di Milano, ma con il passare delle ore si è fatta strada l’ipotesi di una produzione endogena, ovvero interna, della sostanza che è costata la sospensione al giocatore.
Di seguito la nota del Coni ed il Comunicato del Sassuolo « Il CONI comunica di aver ricevuto dal Laboratorio Antidoping di Roma una comunicazione di esito avverso per la sostanza Gonadotropina Corionica (hCG) riguardante l’atleta Francesco Acerbi (tesserato FIGC), riscontrata all’esito del controllo antidoping effettuato al termine della gara di Serie A Cagliari-Sassuolo del 1° dicembre 2013. L’Ufficio di Procura Antidoping, verificato che non sussistono esenzioni terapeutiche rilasciate dai competenti organismi nazionali ed internazionali per la sostanza riscontrata, ha notificato all’atleta – quale atto dovuto – il predetto esito avverso. La Prima Sezione del TNA ha accolto l’istanza di sospensione cautelare proposta dall’Ufficio di Procura Antidoping del CONI». La risposta di piazza Risorgimento: «Considerato il recente e delicato intervento al quale si è sottoposto il calciatore e la presenza attuale della molecola oggetto della positività, nell’esclusivo interesse della tutela della salute del calciatore e della sua privacy, il Sassuolo si riserva di eseguire tutti gli accertamenti clinico-laboratoristici necessari alla definizione del quadro clinico. Si precisa inoltre che il calciatore non è stato sottoposto e non si sta sottoponendo a nessuna terapia antitumorale e che quindi nessuna richiesta di esenzione terapeutica era stata presentata all’atto del controllo postpartita»