Come già apparso sugli organi d’informazione, il sindacato Slc/Cgil denuncia le disastrose condizioni in cui versa il recapito della corrispondenza di Poste Italiane in provincia di Modena. La nuova riorganizzazione dei servizi postali, che ha visto un taglio di ben 62 zone di recapito nella nostra provincia (22 su Modena città, 9 su Carpi, 5 su Formigine, 4 su Vignola, 3 Sassuolo ecc…), sta producendo pesanti disservizi nella consegna della posta.
La corrispondenza (posta prioritaria, settimanali, stampe, lettere pubblicitarie con scadenza) continua ad accumularsi nei Centri di Recapito.
Quando il disservizio è stato denunciato sugli organi d’informazione la scorsa settimana, i solerti dirigenti postali hanno provveduto a cercare rimedi che però si sono rivelati peggiori del problema. La corrispondenza per Formigine e Vignola che si dovrebbe lavorare nel Centro di Modena è stata inviata nei Centri di Recapito dei due Comuni, centri che però, non solo non sono attrezzati per le fasi di lavorazione necessarie, ma non sono logisticamente in grado di accogliere una così grande quantità di corrispondenza.
Il Centro di Recapito di Modena è stato privato ultimamente di 4 addetti alla ripartizione e ciò ha causato un evidente rallentamento nella fase di preparazione della corrispondenza che poi viene registrata e consegnata ai portalettere per la distribuzione ai clienti/utenti.
“Abbiamo fatto presente all’Azienda svariate volte che questo avrebbe causato enormi disagi e ritardi nella consegna della corrispondenza, ma l’azienda non ci ha ascoltato” spiega Totò D’Alessandro della Slc/Cgil.
A tutto ciò si aggiunge la beffa di un’azienda che, attraverso i suoi responsabili, non curandosi della qualità del servizio, pone d’ufficio in ferie i portalettere lasciando “scoperte” numerose zone di recapito della nostra provincia penalizzando di fatto i cittadini che non riceveranno nei tempi giusti la propria corrispondenza.
A Carpi, soltanto per fare un esempio, lunedì 9 dicembre sono state lasciate scoperte ben nove zone di recapito. Ma questo riguarda anche tutti gli altri Comuni della nostra provincia.
“Chiediamo ai dirigenti di non penalizzare la qualità del servizio, anteponendo gli obiettivi di budget – aggiunge il sindacalista – E’ nostra intenzione sensibilizzare anche le Istituzioni locali sui disagi che si stanno registrando in queste settimane!”
Il paradosso è che Poste Italiane rischia, per sua precisa scelta, di mettere a repentaglio una commessa importante per la consegna dei pacchi fino a 3 kg da parte di un’azienda leader nel settore dell’e-commerce. Un’azienda come Poste, che vede diminuire il prodotto cartaceo, non può certo permettersi di fallire una delle poche opportunità di sviluppo.
La Slc/Cgil è impegnata a far sì che l’Azienda rispetti gli impegni presi e darà il proprio contributo per cogliere le nuove opportunità di sviluppo per l’Azienda e per la salvaguardia dei posti di lavoro.