Verso le 4,00 l’hanno visto girare a piedi per le vie del paese; pochi minuti dopo l’hanno notato allontanarsi a bordo di un bicicletta. Insospettiti l’hanno fermato. Lui, forte del fatto che la derubata non si era ancora accora del furto, ne ha sostenuto la proprietà con insistenza senza tuttavia per questo convincere i Carabinieri di Novellara che hanno “disturbato” nottetempo i residenti sino a riuscire a identificare la proprietaria, una 40enne del paese, che svegliata dai Carabinieri ha riconosciuto come sua la bici che aveva lasciata legata con la catena nel cortile di casa. Per questo motivo data la flagranza di reato i Carabinieri di Novellara con l’accusa di furto aggravato hanno arrestato un cittadino algerino 22enne abitante a Boretto, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. E’ successo domenica notte poco dopo le 4 quando i carabinieri hanno fermato il giovane in bicicletta insospettitisi dal fato di averlo notato poco prima girare a piedi. “La bici è la mia!” Questa la ferma dichiarazione del giovane che però è stato sentito dai carabinieri. I militari infatti hanno incominciato a bussare per le case dei residenti sino a quando sono risaliti alla proprietaria della bicicletta che l’aveva parcheggiata, chiusa con la catena, nel cortile di casa. Alla luce dei fatti per il giovane scattavano le manette per il reato di furto aggravato. Il ragazzo nella mattinata odierna è comparso davanti al Tribunale di reggio Emilia per rispondere dell’accusa contestatagli dai Carabinieri.