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Natura, prodotti, turismo: decolla la soft economy in Appennino

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Capuano--CorreggiUn nuovo modo di fare economia e sinergia tra le risorse. Coniugare natura, prodotti, vacanze. Un progetto di collaborazione tra i Gal che operano nell’Appennino. Si rivolge alle imprese agricolo e turistiche il progetto “Softeconomy nei Parchi e nelle Aree Protette dell’Appennino Emiliano” finanziato dalla Misura 424 Asse 4 leader Psr 2007/2013 della Regione Emilia Romagna. Territori che sono in aree leader, ma caratterizzati dalla presenza di aree protette (per Reggio Emilia i comuni della Comunità Montana) come elemento distintivo.

E’ il progetto di cooperazione interterritoriale “Softeconomy nei Parchi e nelle Aree Protette dell’Appennino Emiliano” che vuole valorizzare il rapporto tra natura protetta (ad elevata qualità ambientale), qualità delle produzioni agroalimentari e accoglienza, favorire la collaborazione tra imprese e territorio promuovendo lo sviluppo sostenibile. E’ promosso dai Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, Appennino Bolognese e Soprip in collaborazione con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e gli Enti di gestione per i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia Occidentale, Centrale e Orientale.

Compito del progetto è supportare le aziende per dare ai prodotti un plus maggiore col legame del territorio. Ma per far questo le aziende dovranno collaborare tra loro. Occorre pertanto selezionare le aziende e mettere in rete le imprese che hanno instaurato un nuovo rapporto stretto e sinergico con il territorio di origine.

Le imprese coinvolte verranno accompagnate in attività di qualificazione e promozione, mirate a presentarsi a nuovi mercati e target, soprattutto quello dei Gruppi di Acquisto, all’interno di un unico paniere di prodotti e servizi “Il Paniere dei Parchi dell’Appennino Emiliano”, sperimentando forme di collaborazione e networking e avviando strumenti comuni di marketing (partecipazione a fiere, web-marketing, eventi sul territorio). Il progetto si è confrontato con quattro buoni esempi di buone pratiche di valorizzazione di prodotti e servizi in altre realtà europee (Carata qualità del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi; Qualità Parco nel Parco naturale dell’Adamello Brenta; il Marchio di Qualità ambientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre; il Turismo e qualità ambiente e casa dei prodotti tipici del Dipartimento delle Alpi di Alta Provenza in Francia). Tra questi, il progetto svolto in Provenza ha dato vita a un progetto di marketing territoriale di successo dove si invitano le persone sul posto a degustare i prodotti e vedere come è gestito il territorio.

Non verrà creato un nuovo marchio per le 1600 aziende che già sono in linea con i valori di tutela dei Parchi che possiedono marchi, certificazioni o rispettano disciplinari. Le azioni previste prevedono di definire un paniere di prodotti e servizi. Le aziende che avranno inserito qui i loro prodotti saranno coinvolte in una attività di qualificazione e promozione, quindi si creeranno strumenti per favorire il “fare rete” tra le imprese, lo scambio di buone pratiche e ricerca di sinergie, attività di marketing territoriale (web marketing, partecipazione a fiere in maniera gratuita per le aziende in un unico stand dei Parchi, qualificazione di eventi locali che già si richiamano alla tradizione agricola).

Un progetto che durerà sino a novembre del 2014: le imprese coinvolte si impegnano attivamente a partecipare alle diverse iniziative. Le aziende dovranno sottoscrivere una mission a carattere ambientale. Le aziende dovranno indicare quali prodotti/servizi richiedono di essere inseriti nel paniere dimostrandone la qualità ambientale ed il rapporto con il territorio.

Il progetto è stato presentato nel corso di venerdì 22 novembre 2013 a presso la Provincia di Reggio Emilia al cospetto di diversi imprenditori e associazioni. Erano presenti Luciano Correggi (Presidente GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano), Antonio Capuano (dirigente della Provincia di Reggio Emilia), Fausto Giovanelli (presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano) e Filippo Lenzerini (Punto 3 s.r.l., responsabile attuazione azioni comuni del progetto). Dal Piacentino al Bolognese sono una ventina gli incontri sul territorio per la presentazione del progetto. Per avere maggiori informazioni e avere il calendario dei prossimi incontri è possibile scrivere a info@saporidiappennino.it o visitare il sito www.saporidiappennino.it