È stata approvata ieri sera in Consiglio Comunale la proposta della Giunta di Vignola di istituire un fondo per salvaguardare le famiglie e le imprese maggiormente colpite dal passaggio da tarsu a tares. Nonostante la scelta oculata dei coefficienti, infatti, che nel caso di Vignola ha consentito di contenere l’aumento del passaggio da tarsu a tares per le utenze non domestiche al 4%, la ricaduta sul territorio sarà importante, da cui la scelta di limitare l’aumento che non dovrà superare il 100% più una franchigia di 50 euro rispetto a quanto famiglie e imprese pagavano con la vecchia Tarsu. La differenza verrà sostenuta dal bilancio comunale. “Approvando la delibera delle tariffe” spiega l’Assessore ai tributi Romina Bertoni, “si è definito anche chi può accedere al fondo di 40 mila euro creato per sostenere quelle imprese e quelle famiglie che si ritroveranno in bolletta un aumento superiore al 100%. Un correttivo necessario, poichè la tares, pur partendo dal principio assolutamente condivisibile del “chi inquina paga”, nei fatti si è trasformata in un tributo iniquo, non progressivo e soprattutto “imposto” dallo Stato. Basti pensare, infatti che con la conversione in legge del 24 Ottobre scorso si è ulteriormente complicata la normativa in merito ai rifiuti (ben cinque le possibili soluzioni lasciate ai Comuni), ponendo come unica certezza, la maggiorazione di trenta centesimi di euro al metro quadro, il cui gettito finisce interamente nelle casse statali, senza nessun beneficio per il Comune”.
A questo fondo inoltre, si sommano altre agevolazioni proposte dalla giunta e approvate a maggioranza dal Consiglio: il 10% di sconto per i cittadini coinvolti nella progettazione del porta a porta in zona Bettolino, il 20% di sconto per i pubblici esercizi che partecipano attivamente alla raccolta porta a porta dell’umido, ed infine la riconferma degli incentivi per i conferimenti alla stazione ecologica.
“Queste ultime azioni, continua l’assessore Bertoni, nascono dalla volontà di sostenere il tessuto economico e le famiglie, premiando al contempo le buone prassi, quelle azioni, cioè, che in prospettiva vanno a ridurre il quantitativo totale dei rifiuti migliorandone la qualità”.