Rimane un tabù per la Scuderia Ferrari il Gran Premio di Abu Dhabi. Anche quest’anno il circuito situato a fianco del primo parco tematico dedicato al Cavallino Rampante non è stato favorevole agli uomini in rosso. Certo, non c’è stato lo zero nella casella dei punti della prima edizione ma i quattordici punti di ieri non sono un bottino di cui essere soddisfatti. Sul piano teorico questa era probabilmente la gara che meno si adattava alle caratteristiche della F138, soprattutto per quel terzo settore dove la trazione fa la differenza. Infatti, le qualifiche hanno evidenziato che proprio fra le curve 11 e 21 Alonso e Massa hanno accumulato buona parte del ritardo, non soltanto rispetto alla Red Bull ma anche alla Mercedes. Ieri il passo di gara è stato, come tradizione degli ultimi anni, migliore rispetto alla prestazione sul giro secco ma è ovvio che partendo in mezzo al gruppo è più difficile sfruttarlo con la pista libera.
Non è però il momento di lasciare spazio allo scoramento, tutt’altro. Ci sono delle indicazioni comunque positive che si possono portare a casa dal Gran Premio di Abu Dhabi. Sia Felipe che Fernando hanno dimostrato ancora una volta una grande grinta, entusiasmando gli spettatori al circuito e davanti al televisore per alcuni sorpassi davvero spettacolari e coraggiosi, come quello del brasiliano su Hamilton e quello dello spagnolo su Vergne. La squadra ha lavorato bene sia ai box che al muretto, riuscendo a gestire una gara di non facile decifrazione, soprattutto per quanto riguarda il comportamento delle gomme. Aver allungato la prima porzione di corsa sulle gomme Soft ha permesso di aprire la finestra per provare a concludere la corsa facendo una sola sosta ma, una volta compreso che ciò non sarebbe stato possibile, la reazione è stata pronta e ha permesso, soprattutto a Fernando, di agguantare un quinto posto comunque importante. Il miglior tempo sul giro fatto registrare dal pilota è la spia che alla domenica il potenziale della vettura è comunque ragguardevole.
E’ vero dunque che è stato perso altro nei confronti della Mercedes nella lotta per il secondo posto nel Campionato Costruttori ma c’è ancora tutto il margine per rimediare ad Austin il 17 novembre e a Interlagos la settimana successiva. Nessuna rassegnazione quindi nella squadra, che ha fatto oggi il suo ritorno a Maranello, ma la consapevolezza che migliorando un po’ il rendimento in qualifica di tutte le componenti sarà possibile recuperare il ritardo in classifica. Difficile, ma possibile.