Nonostante fosse agli arresti domiciliari, in quanto sorpreso il 17 luglio u.s. dai militari di Vignola a cedere stupefacente, un giovane 25/enne sottoposto alla misura degli arresti domiciliari ha continuato, utilizzando Facebook ed il proprio telefono cellulare, a tenere contatti con giovani residenti nella valle del Panaro, finalizzati a proseguire la propria attività illecita.
Solo l’attività investigativa permetteva ai militari di Vignola di verificare tali contatti e di chiedere, al fine di bloccare tale comportamento, all’autorità Giudiziaria, l’aggravamento della misura in atto con la custodia cautelare in carcere; richiesta che veniva accolta e quindi eseguita in data 2 agosto 2013.