La situazione non è da sottovalutare, il terremoto di magnitudo 5.2, con epicentro nel comune di Fivizzano (Massa Carrara) in Garfagnana, registrato venerdì scorso e le successive scosse di assestamento, hanno provocato lesioni in diversi fabbricati ed edifici pubblici (anche religiosi) nei comuni reggiani di Castelnovo ne’ Monti, Villa Minozzo, Busana, Ligonchio, Collagna… Alcuni immobili sono stati dichiarati inagibili dagli ingegneri del gruppo tecnico di valutazione. La situazione è ancora di allerta, in quanto i danni non sono ancora totalmente quantificati.
L’entità del terremoto di venerdì non è stata intensa come quella del sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012, la situazione è comunque preoccupante. La Giunta regionale non deve commettere gli errori di sottovalutazione dell’ultimo terremoto.
Ho compiuto sabato scorso e questa mattina alcuni sopraluoghi nelle zone maggiormente colpite dal sisma, mi sono confrontato con diversi sindaci, alcuni tecnici e con i cittadini. Alcune famiglie sono state sfollate (a Castelnovo ne’ Monti 19 persone appartenenti a sei nuclei familiari residenti nella palazzina lesionata di via Fontanaguiddia) e le persone evacuate dopo che i controlli degli edifici danneggiati hanno evidenziato una situazione critica.
E’ fondamentale favorire, in tempi rapidi, la messa in sicurezza degli edifici lesionati, è necessario per le famiglie e le attività colpite dal sisma, prevedere contributi, detrazioni fiscali e agevolazioni per consentire loro di riprendere le attività lavorativa e l’utilizzo in sicurezza delle abitazioni. I sindaci chiedono inoltre di dichiarare lo stato di calamità.
Attraverso un’interrogazione regionale, presentata in data odierna al Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ho formulato le richieste sopra illustrate alla Giunta regionale, convinto ci sarà un impegno concreto, ho inoltre chiesto alla stessa quali iniziative ha avviato in questa prima fase post terremoto e quale l’iter che intende perseguire per mettere in sicurezza (rendendoli agibili), in tempi rapidi, gli edifici colpiti dal sisma.