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Toano: in auto armati di 2 machete. Denunciati dai Carabinieri che ipotizzano regolamento di conti

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carabinieri_2001Fermati dai Carabinieri, sono stati trovati in possesso di due machete con lama di circa mezzo metro l’uno nascosti sotto i rispettivi sedili anteriori dell’auto pronti ad essere utilizzati. Un rinvenimento che ha allarmato gli stessi militari anche perché i due non avevano alcun motivo di possedere tali armi. Ecco perché, secondo una prima ipotesi investigativa tuttora vaglio, i Carabinieri di Toano non escludono che i due potessero essere diretti ad un “appuntamento” con altre persone in un incontro non certamente dai contenuti amichevoli. Un probabile “appuntamento” saltato grazie all’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Stazione di Toano che testimonia ancora una volta l’importanza dell’attività preventiva intensificata anche nella provincia reggiana in linea con gli intendimenti del comandante Provinciale Colonnello Paolo Zito. Nelle more che le indagini facciano piena luce sugli aspetti in premessa, con l’accusa di porto abusivo di armi i Carabinieri della Stazione di Toano hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due 35enni del paese.

La vicenda, avuta origine lo scorso pomeriggio trova la sua forza nella capillare attività di controllo del territorio che ha visto come anzidetto i Carabinieri della Stazione di Toano nel corso di un controllo eseguito in Via Leopardi della frazione Cà Marastoni di quel centro abitato procedere al controllo di un’autovettura Opel Corsa. Dopo i rituali controlli dei documenti di guida e circolazione i Carabinieri, notato una certa preoccupazione trapelata dal volto dei diretti interessati, approfondivano i controlli rinvenendo 2 machete aventi lame di 45 cm l’una occultati sotto i sedili anteriori dell’autovettura. Date le circostanze di tempo e di luogo che non giustificavano certamente il possesso di quanto rinvenuto, i due venivano condotti in Caserma dove dopo aver operato il sequestro dei machete venivano rilasciati con a carico la denuncia in stato di libertà inoltrata alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato. Le indagini proseguono per cercare di contestualizzare tale illecito possesso.