Si è conclusa mercoledì la stagione degli incontri con le scuole in Regione Emilia-Romagna, obiettivo trasmettere ai ragazzi le conoscenze di base sul funzionamento dell’Assemblea legislativa, oltre all’elaborazione, attraverso il percorso denominato conCittadini, di progetti collegati al territorio. La scuola reggiana ha affrontato il tema dell’acqua come bene e come risorsa vitale.
“Con piacere, ho – ha riferito il Consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi – accolto in viale Aldo Moro, assieme ai funzionari regionali Rosa Maria Manari ed Enzo Madonna, i giovani dell’Istituto Ludovico Ariosto di Busana. Scuola che raccoglie i ragazzi dei comuni dell’alta valle del Secchia, Busana, Collagna, Ligonchio, oltre a Ramiseto.”
“Le risorse naturale, come l’acqua, sono – ha sostenuto Filippi nel suo intervento di benvenuto ai ragazzi – ancora oggi, per realtà complesse come quelle del nostro Appennino, il principale strumento di sviluppo, da tutelare e da salvaguardare. L’acqua è il nostro vero oro, con rammarico dobbiamo registrare, in questi anni, una scarsa attenzione, da parte delle amministrazioni locali, verso questo fondamentale bene, di cui il nostro territorio è particolarmente ricco.”
Nell’Alto Appennino reggiano sono ancora attivi numerosi acquedotti rurali gestiti dalla comunità. Con il progetto conCittadini i ragazzi del crinale reggiano hanno ricostruito la storia, risalente a oltre cinquant’anni fa, che portò la comunità di Busana a gestire in proprio le sorgenti del territorio, portando l’acqua in tutte le case.
I ragazzi della scuola media di Ramiseto, in particolare, hanno ricostruito la storia della nascita dell’acquedotto di Miscoso, la fontana donata da Renato Biggi, ramisetano emigrato in America Latina, per poi leggere, alla fine dell’incontro, la poesia di Giovanni Dolci, rime che ripercorrono la storia dell’acquedotto.
Una storia, quella dell’acqua del nostro Appennino, che è anche un progetto di responsabilità civica.