Il racket del gasolio dietro i continui furti di greggio? E’ una forte ipotesi su cui stanno lavorando alacremente i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia alla luce dei continui furti registrati nel reggiano ai danni di aziende prevalentemente di autotrasporti che si vedono svuotate le cisterne aziendali e i serbatoi dei mezzi pesanti. Negli ultimi mesi i soli carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno operato una ventina di arresti di “vampiri” del greggio raccogliendo importanti elementi che suffragano l’ipotesi racket come il sequestro di vere e proprie mappe con indicati gli obiettivi da colpire. Nella more che le indagini su quest’aspetto facciano luce un altro colpo agli adepti del greggio è stato inferto questa notte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Guastalla che hanno arrestato un cittadino moldavo 29enne abitante nel mantovano, preso dopo un folle inseguimento che iniziato nella bassa reggiana e terminato in provincia di Mantova dove l’uomo è stato arrestato. Sono stati i cittadini a lanciare l’allarme al 112 poco dopo l’una e mezza di questa notte segnalando in un’area di sosta della frazione Codisotto di Luzzara (RE) uno sconosciuto che armeggiava sospettosamente sul serbatoio di un autocarro parcheggiato e che vistosi scoperto fuggiva a bordo di un’Alfa Romeo 156 scura. L’autovettura in fuga veniva intercettata da una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Guastalla lungo la provinciale che porta nel mantovano. Ne scaturiva un concitato inseguimento a folli velocità terminato in via Roncobonoldo del Comune di Suzzara (MN) dove i Carabinieri fermavano l’auto in fuga bloccando il conducente identificato nel predetto 29enne moldavo. Nella macchia 4 taniche vuote da 25 litri l’una. Nel parcheggio dove era stato notato armeggiare furtivamente i militari riscontravano l’effrazione del serbatoio dell’autocarro Mercedes Atego e la presenza nei pressi di un tubo di gomma. Nascoste tra le siepi dei vicini giardini pubblici i Carabinieri rinvenivano 2 taniche di plastica da 25 litri l’una di cui una riempita di gasolio e l’altra a metà. Complessivi 38 litri restituiti al’autotrasportatore derubato. Nei pressi del serbatoio anche una bottiglia aperta di birra marca “Tsingtao” risultata essere della medesima marca di una bottiglia di birra rinvenuta all’interno della vettura del ladro: la firma della sua responsabilità. E mentre il gasolio veniva restituito il ladro veniva condotto in caserma ed arrestato. Questa mattina comparirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere del reato di concorso di furto aggravato. L’ennesimo furto quindi che numeri alla mano conferma l’esistenza di un vero e proprio allarme furti gasolio che non può assolutamente essere ricondotto a singole azione predatorie ma probabilmente ad una vera e propria organizzazione che ricetta il gasoli rubato che poi finisce per alimentare il mercato nero.