Inaugura sabato 1 giugno, dalle ore 17.30 sino a notte inoltrata, a Casalgrande, provincia di Reggio Emilia, il nuovo spazio culturale La Bottega, in via Botte 16/A, gestito dalla Compagnia Quinta Parete e aperto ai cittadini.
In questi ultimi anni Casalgrande ha avvertito la necessità di un altro luogo ospitale, aperto, sorridente in cui incontrare persone, svolgere attività creative, legato alla storia senza per questo essere incatenato al passato. Casalgrande sente forte il bisogno di credere ancora che si può ridare un’anima alla terra, di vedere che ci può essere anche un’altra possibilità in uno scenario fatto di fabbriche e negozi che chiudono e di un sistema finito.
Per questo apre La Bottega. Ex officina di un fabbro, La Bottega vuole essere un luogo, dove attraverso il teatro e le arti, parlare dritto al cuore, ascoltando i bisogni del territorio e costruendo per esso dei progetti secondo una struttura comunitaria. Il teatro, essendo effimero per natura, se non è partecipato, difficilmente lascia traccia del suo passaggio. Da qui la scelta di far partecipare all’esperienza teatrale tutta la comunità attraverso percorsi laboratoriali più ampi e condivisi di quelli finora realizzati da Quinta Parete.
Uno spazio per la cittadinanza e la creatività, un luogo dove esprimersi e crescere, dove divertirsi e ritrovare quella speranza che fatica sempre più ad esistere. Partendo dall’analisi del territorio, concordata e condividesa con le istituzioni e le realtà locali già attive, si vuole strutturare una rete di relazioni, mettere in scena la comunità, creare una trasformazione tangibile in chi agisce e in chi guarda, coniugare etica ed estetica, favorire la riscoperta del concetto di rito collettivo.
La Bottega è stata progettata per essere uno spazio bello, e la bellezza vuole essere la prima chiave per arrivare alle persone, per creare e dare loro valore. Da qui la scelta di usare materiali naturali o a basso consumo, per rendere l’ambiente casalingo e naturale. La Bottega sarà prevalentemente teatro inteso come ecosistema ecologico: non serve nulla per farlo e tutti possono farlo, si rigenera, non si butta via nulla, non si può esaurire perché bastano le persone. L’intento è quello di farlo diventare uno spazio di creazione stabile, un punto di riferimento per artisti e cittadini. Un luogo di scambio, incontro, discussione, formazione e crescita che potrà ospitare attività non solo teatrali. Una sorta di presidio culturale, punto di partenza per un nuovo modo di guardare al proprio territorio come parte di sé, come tratto della propria identità di cittadino e persona.
Il progetto inaugura in primavera per poi avviare, da giugno a luglio, la rassegna estiva Estatus Quo con appuntamenti di teatro, musica, cabaret, spettacoli per le famiglie, campi estivi teatrali per bambini, corsi di teatro per adulti, attività per i giovani e over 65.
Tema della rassegna sarà proprio “lo spazio” nelle sue diverse declinazioni: lo spazio della memoria e del tempo, lo spazio della relazione, lo spazio fisico, lo spazio di riflessione, lo spazio che voglio.
La Compagnia Quinta Parete nasce nel 2007 Enrico Lombardi e Fadia Bassmaji, i quali fin dalla fondazione danno l’impronta alla compagnia. Il loro percorso di formazione non accademico e condiviso è da sempre fatto di incontri con maestri con cui nel tempo hanno allacciato collaborazioni. Fin da subito la Quinta Parete ha preso due strade contigue: quella della produzione di spettacoli teatrali e quella della formazione ed educazione attraverso la teatralità. Dal 2009 entra nel gruppo di ricerca italiano della poetica sensoriale di Enrique Vargas e Il Teatro de Los Sentidos presso il Centro Culturale ‘Il Funaro’ di Pistoia e dal 2010 con Maria Consagra hanno creato il progetto di formazione annuale ‘L’attore: un corpo, una voce, un mestiere’. La compagnia Quinta Parete, coltiva l’idea che il teatro sia uno strumento di educazione civile e sentimentale e per questo da 7 anni propone un’intensa attività di laboratori nelle scuole e di corsi pomeridiani e serali per portare il teatro ovunque e a chiunque. I corsi insegnano a socializzare e a confrontarsi con gli altri, e attraverso il divertimento, a superare insicurezze e paure. Il teatro è per tutti, è una grande occasione per stare insieme e confrontarsi fino a raggiungere l’obiettivo comune: la partecipazione. Un luogo libero e allo stesso tempo protetto dove ognuno può esprimere il suo mondo fatto di sogni, paure e speranze.
Questo percorso così eterogeneo ha permesso alla compagnia di esplorare molteplici linguaggi senza legarsi allo sviluppo di un particolare genere teatrale. La costruzione degli spettacoli è frutto di un lavoro collettivo dato dall’insieme delle esperienze che ogni individualità al suo interno intende approfondire.