E’ stato gravemente ferito da un fendente infertogli al collo venendo poi ricoverato per le gravi lesioni presso l’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Per questo grave episodio di sangue, risalente all’ottobre dello scorso anno e commesso a nel reggiano ai danni di un pastore siciliano 36enne abitante a Brescello, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla, con l’accusa di tentato omicidio, hanno arrestato due siciliani residenti in provincia di Parma.
In manette sono finiti i trapanesi A.B. 63enne pastore residente a Langhirano (PR) e il macellaio G.A. 52enne abitante a Collecchio (PR). I due sono i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della D.ssa Isabella CHIESI, sostituto presso la Procura reggiana, che ha pienamente condiviso con le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla che hanno identificato negli odierni arrestatati i responsabili del grave fatto di sangue consumato a Lentigione di Brescello lo scorso 5 ottobre 2012.
Secondo le risultanze d’indagine, riassunte nel capo d’imputazione del provvedimento restrittivo di natura cautelare, i due arrestati devono rispondere del reato di tentato omicidio per aver in concorso tra loro, essendo stati scorti nelle vicinanze della propria abitazione dalla vittima, la quale dopo averli seguiti li fermava chiedendo spiegazioni circa la presenza in quel luogo esternando sospetti sul loro conto per l’incendio subito il mese prima al proprio fienile, scesi dall’autovettura, A.B. afferrandolo per un braccio in modo tale da immobilizzarlo G.A. colpendolo da dietro al collo con uno strumento tagliente, mentre il correo lo incitava ad ammazzarlo, compivano atti idonei a cagionare la morte del pastore di Brescello.
Morte che non si verificava per cause indipendenti dalla loro volontà, ravvisabili nel fatto che nonostante la perforazione dei muscoli del colli e della mucosa della parete posteriore della faringe per una profondità di 10 cm, il fendente non attingeva vasi vitali e la vittima riusciva a fuggire ed attivare i soccorsi. A carico dei responsabili i Carabinieri reggiani raccoglievano incontrovertibili elementi di responsabilità culminati con l’emissione del citato provvedimento restrittivo. All’alba di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo di Guastalla supportati dai colleghi dei comandi Stazione competenti per territorio si recavano a Langhirano e Collecchio dando esecuzione ai provvedimenti con l’arresto dei due responsabili del tentato omicidio