Si è indebitamente appropriato dell’autovettura del fratello defunto e oltre e non restituirla alla vedova ha collezionato una serie di contravvenzioni, per un importo complessivo di oltre 500 euro, che in questo caso ha però fatto pervenire all’erede ovvero la cognata. Quest’ultima, una 44enne reggiana, ha provato un certo imbarazzo quando si è vista costretta andare dai Carabinieri per raccontare quanto gli stava accadendo. E’ stata rinfrancata dal Maresciallo che le ha spiegato che l’unico a doversi vergognare era il cognato che a sua volta aveva commesso anche un reato ovvero quello di appropriazione indebita per il quale è stato denunciato alla Procura reggiana a cui ora i Carabinieri hanno richiesto il sequestro dell’autovettura.
Una vicenda surreale, quella verificatasi in provincia di Reggio Emilia e risalente al marzo dello scorso anno quando, a seguito del decesso di un 38enne abitante a Carpineti, il fratello di questi si appropriava della sua auto. Le plurime richieste della vedova, affinché l’auto gli venisse restituita essendo l’unica erede, sono andate nel vuoto. Anzi la situazione è andata ad aggravarsi con il passare dei giorni. Essendo infatti l’autovettura ancora intestata al defunto, tutte le contravvenzioni prese dall’utilizzatore dell’auto, in prevalenza per accessi in zona ZTL, venivano recapitate alla donna che ha collezionato contravvenzioni per 577 euro. Esausta di tale situazione si è vista quindi costretta a rivolgersi ai Carabinieri che hanno quindi raccolto la denuncia e dopo gli accertamenti del caso hanno denunciato l’uomo alla Procura reggiana in ordine al reato di appropriazione indebita.