A Rio Saliceto si era spacciato per dirigente di un’inesistente associazione podistica mentre a Gualtieri, sempre nella bassa reggiana, spacciandosi per un parrocchiano della locale chiesa ha battuto in lungo e largo il paese raggirando i commercianti con la richiesta di un offerta per sponsorizzare un’iniziativa podistica che sarebbe stata organizzata a breve in paese. Anche in questo caso l’iniziativa era una bufala con il fine precipuo, riuscito in parte, di raggirare i commercianti del paese alcuni dei quali hanno aderito al progetto rimettendoci i soldi. A scoprire il raggiro i carabinieri della Stazione di Gualtieri che allertati da alcuni commercianti che non avevano ottenuto la ricevuta di versamento hanno avviato le dovute indagini culminate con la denuncia in stato di libertà inoltrata alla Procura reggiana a carico del 50enne commerciante, di Bagnolo in Piano, chiamato a rispondere del reato di truffa continuata. Secondo le risultanze investigative, analogamente a quanto compiuto a Rio Saliceto alcuni giorni fa, l’intraprendente 50enne ha fatto visita a diversi commercianti di Gualtieri presentando in maniera dettagliata l’iniziativa podistica che si sarebbe svolta nel paese chiedendo come forma di sponsorizzazione un contributo volontario. Chi ha dato 50, chi 40 e chi 60 euro credendo nell’iniziativa resa maggiormente credibile dalla parlantina del furbo reggiano che riusciva ad apparire assolutamente convincente. Una volta ottenuti i soldi il truffatore si congedava dai commercianti promettendo che sarebbe ripassato al più tardi nel pomeriggio per regolarizzare l’avvenuta sponsorizzazione con il rilascio della prevista ricevuta.
La truffa in fotocopia ha giocato a sfavore del 50enne che identificato dai Carabinieri di Gualtieri è stato denunciato in stato di libertà in ordine al reato di truffa. Ai militari è “bastato” ricevere le denunce per comprendere che il 50enne bagnolese spostatosi da Rio aveva colpito a Gualtieri: al resto ci hanno pensato le vittime che in apposite sedute di individuazione hanno riconosciuto nell’odierno indagato il responsabile dei raggiri.