Le attese sono state confermate: sono stati circa 1.500 i ragazzi, provenienti da 5 scuole di Modena e Vignola, che hanno partecipato alle attività del ‘Pozzo di Scienza’, il progetto del Gruppo Hera, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dedicato alla divulgazione di temi scientifici verso gli studenti delle scuole superiori. Cinquantacinque classi degli istituti coinvolti, accompagnate complessivamente da 80 docenti, hanno incontrato divulgatori scientifici ed esperti per un confronto diretto su un tema molto attuale e vissuto da vicino dai giovani: “Abitare il mondo ai tempi dei social network”; obiettivo: far acquisire ai ragazzi maggiore consapevolezza riguardo alle potenzialità degli strumenti di cui dispongono e agli inevitabili rischi che essi comportano.
Avvocati, manager, esperti di videogiochi: a confronto con gli esperti
Nel corso della tre giorni dedicata alla scienza, gli studenti di Modena e Vignola hanno partecipato a laboratori, giochi di ruolo, workshop interattivi. Hanno avuto, inoltre, l’opportunità di seguire quattro incontri: “Name vs nickname: viaggio tra l’essere e l’apparire nell’era di Facebook e Google”, condotto da Giovanni Scrofani, avvocato e fondatore di Gilda35.com; “Come costruire la scienza in rete. Il caso Wikimedia”, tenuto da Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia; “Nuovi pionieri per nuove professioni digitali”, con Cristian Cataldo, Digital Projects Manager a Eggers2.0; “Il lato oscuro dei videogiochi”, che vede la partecipazione di Marco Mazzaglia, IT Manager e Video game evangelist per Milestone.
“Cercasi idee smart per migliorare la tua città”
Sull’intero territorio servito da Hera, questa edizione di Un Pozzo di Scienza ha attirato 46 licei e istituti tecnici, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi. Insieme alle attività di divulgazione scientifica, il Gruppo Hera ha lanciato quest’anno anche il concorso “Un pozzo di idee”. I ragazzi sono invitati a lanciare suggerimenti e proposte “smart” per migliorare la propria città e a condividerli sul social network Uptu (www.uptu.com), una piattaforma di collaborazione sociale, per raccogliere idee, ricercare esperienze, trovare soluzioni a problemi collettivi. In palio ci sono un tablet di ultima generazione e abbonamenti a riviste, come ‘Le Scienze’ e ‘Wired’. Gli studenti potranno caricare le loro proposte fino al 27 marzo. Ad aprile Hera comunicherà sul proprio sito i nomi dei vincitori, scelti da una giuria tecnica di esperti.
Il programma completo del Pozzo di Scienza si trova su http://ragazzi.gruppohera.it