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A Scandiano voto unanime su ambito ottimale unione Tresinaro Secchia

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Nella seduta di consiglio di martedì 19 febbraio è stato votato all’unanimità (tutti i voti favorevoli) il documento che approva definitivamente l’ambito territoriale ottimale ed omogeneo dei comuni di Baiso, Casalgrande, Castellarano, Rubiera, Scandiano e Viano, che sarà comunicato alla Regione Emilia Romagna. Con la legge 21 del 21 dic. 2012, la Regione intende adottare misure per assicurare l’adeguamento dell’articolazione delle funzioni amministrative sul territorio regionale, alla luce delle disposizioni di riordino territoriale e funzionale, contenute nelle recenti leggi dello Stato.

Pertanto i comuni di Baiso e Viano –  come da loro richiesto – entreranno a far parte della gestione associata dei servizi erogati dall’Unione dei comuni Tresinaro Secchia, dal 1 gennaio 2014: nei prossimi mesi infatti saranno stabiliti gli equilibri e i rapporti nell’Unione tra le singole amministrazioni. Ad oggi l’unione Tresinaro Secchia gestisce in forma associata i servizi informativi, il corpo unico di polizia municipale, la protezione civile e il servizio sociale associato. “E’ stato davvero importante questo voto unanime del consiglio comunale di Scandiano – ha ribadito il Sindaco Alessio Mammi – a favore di un provvedimento di ottimizzazione amministrativa del territorio. Di fronte alla richiesta dei comuni di Baiso e Viano, ci è parso giusto procedere all’allargamento dell’unione per ragioni di vicinanza territoriale, perché la popolazione è già integrata nel territorio e usufruisce di servizi pubblici e privati presenti nei nostri comuni. Inoltre, esiste già la gestione di tutti i comuni nell’ambito dei piani di zona e del distretto socio sanitario, e Viano e Baiso hanno già attiva una convenzione con il servizio sociale associato per la presa in carico di minori e disabili. Sono convinto si tratti di una scelta giusta, volta ad ottimizzare la qualità dei servizi per i cittadini dell’intero ambito territoriale: nei prossimi mesi avremo il tempo di puntualizzare meglio gli equilibri attraverso i quali i comuni entranti stabiliranno rapporti di programmazione e azione dentro all’unione con i comuni che già ne fanno parte”.