Home Cinema Cinema, API Sassuolo: “L’Auditorium una soluzione d’emergenza. Un cronoprogramma per evitare brutte...

Cinema, API Sassuolo: “L’Auditorium una soluzione d’emergenza. Un cronoprogramma per evitare brutte sorprese”

# ora in onda #
...............




M_C_vandelliLa discussione sul cinema a Sassuolo va inserito in uno più ampio che è quello dei contenitori culturali nella nostra città e va affrontato in modo serio e definitivo. Ad oggi, a Sassuolo, non c’è attiva nemmeno una sala cinematografica per non parlare di posti dove ascoltare musica live o una discoteca che manca in città da oltre dieci anni.

Apprezziamo l’impegno dell’assessore Corrado ma non possiamo considerare la proiezione di qualche dvd all’auditorium Bertoli riportare il cinema a Sassuolo.

«La soluzione proposta durante l’ultimo consiglio comunale non ci convince fino in fondo, si deve considerare come transitoria in attesa della riapertura di una vera sala cinematografica magari al Carani grazie alla creazione di una fondazione, limitando al minimo l’ingerenza della politica, che possa finalmente ridare il nostro cinema/teatro ai sassolesi e creare anche nuovi posti di lavoro».

Così la coordinatrice cittadina di Alleanza Per l’Italia Maria Cristina Vandelli una delle prime voci a levarsi per scongiurare la chiusura del cinema in città.

«La politica in questi anni ci ha abituato a troppe promesse, rimaste tali, per questo mi auguro – continua la Vandelli – che l’Amministrazione creda e lavori concretamente al progetto del cinema all’aperto in piazzale della Rosa, uno dei salotti più belli della Regione, arricchendo l’offerta nella nostra città, che dal 2011 è inserita nell’elenco delle città d’arte, prendendo ad esempio le città limitrofe dove il cinema estivo è un vero successo di pubblico grazie anche ad un ottimo rapporto qualità/prezzo del biglietto.

In conclusione la Vandelli lancia una proposta: «Auspichiamo che alle promesse possa seguire a breve un cronoprogramma dettagliato sulle tappe per riportare il cinema a Sassuolo favorendo così un’importante settore culturale ed anche l’indotto commerciale ad esso collegato».