Il comune di Scandiano ha mantenuto in questi anni un forte impegno nei confronti delle persone colpite dalla crisi o più in generale da situazioni di problematicità economica. Tale impegno si è poi concretizzato in linee operative attente, capaci di non innescare squilibri e di conseguenza ineguaglianze nell’accesso agli stessi da parte di particolari gruppi di persone. Nello specifico il sistema di contributi economici del comune ha sostenuto -anche nel corso del 2012 – 125 utenti suddivisi tra anziani, minori, adulti, affetti da tossicodipendenze e disabili per varie spese vive, quali pasti mensa, assicurazioni e bolli, cure dentistiche, occhiali, attività sportive, trasporto scolastico, spese mortuarie, pagamenti luce, gas e altri, sostegno al reddito, spese condominiali, integrazioni affitti.
I dati che si evincono dal lavoro della commissione assistenza – che decide mensilmente i contributi da erogare – parlano chiaro e smorzano una serie di pregiudizi sulla destinazione dei fondi: dei 122 mila euro erogati nel corso del 2012 oltre l’80% hanno interessato famiglie italiane per il pagamento di utenze per l’abitazione, integrazione al reddito e altre spese di carattere sociale e sanitario. Tra le erogazioni più significative risulta quella agli anziani bisognosi di assistenza, per un importo che si aggira attorno ai 40 mila euro.
“I dati emersi dal bilancio della commissione assistenza – ha ricordato l’assessore alla persona Alberto Pighini – confermano che stiamo ancora attraversando un fase di incertezza economica forte, dove a farne le spese sono spesso le famiglie radicate sul territorio che maggiormente pagano le conseguenze di un mercato flessibile e in continua evoluzione. L’amministrazione però non vuole rinunciare ad essere sostegno e accompagnamento attraverso i propri servizi per coloro che vivono situazioni di disagio, evitando laddove possibile forme di assistenzialismo. La sfida di fronte alla quale si trovano oggi gli enti locali non è tanto quella di sindacare su chi usufruisce maggiormente dei servizi, quanto invece riuscire a dare ad essi logiche progettuali e non meramente assistenziali, come abbiamo ribadito più volte, soprattutto in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando”.